Giallo a Roma. Trovato cadavere carbonizzato in zona Divino Amore

 

ROMA – E’ stato ritrovato questa mattina in aperta campagna in zona Divino Amore a Roma un cadavere carbonizzato.

A segnalare il corpo il proprietario di un fondo agricolo in località Borgo Santa Fumia, che intorno alle 10 ha dato l’allarme. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Pomezia. La vittima, non ancora identificata sarebbe un uomo.

I carabinieri che stanno effettuando i rilievi sul corpo carbonizzato avrebbero trovato diverse tracce accanto al cadavere come alcune impronte sul terreno e tracce che potrebbero essere di sangue. La vittima potrebbe dunque essere stata uccisa e poi bruciata sul posto. Per questo motivo nelle prossime ore saranno effettuati gli esami per rilevare il Dna.

Il corpo è stato trovato all’interno di una tenuta agricola recintata e con un cancello, ma il proprietario che ha trovato il corpo e ha lanciato l’allarme ha detto di non aver trovato più la catena e il lucchetto che lo chiudevano. Secondo i primi accertamenti la vittima non è stata mutilata e il suo corpo non sarebbe stato privato degli organi. L’uomo, secondo una prima analisi, sarebbe stato ucciso nella tarda serata di ieri con almeno un colpo di pistola e poi bruciato.

La Procura di Roma procederà per il reato di omicidio, le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani. La decisione di procedere per omicidio è stata presa in quanto sul cadavere  compare una ferita di arma da fuoco.

Più o meno nella stessa zona, l’8 marzo dello scorso anno fu ritrovato il cadavere mutilato di una giovane donna, in un campo in via di Porta Medaglia, a circa 400 metri da via Ardeatina. La donna trovata senza testa, senza gambe ed eviscerata, secondo quanto emerso dagli esami, aveva circa 30 anni, i capelli biondi che però erano stati tinti di rosso, alta circa 1,75 e pesava tra i 66 e i 69 chili. Un delitto rimasto finora avvolto nel mistero.

In una nota, il segretario del Pd Roma Marco Miccoli afferma: “E’ incredibile eppure registriamo un altro morto ammazzato e poi bruciato nella Capitale. Una vera e propria esecuzione, un crimine efferato a dimostrazione di come la violenza e la criminalità spadroneggino nella Roma di Alemanno, una città senza più controllo”. “L’emergenza criminalità ha raggiunto livelli altissimi e davvero preoccupanti. Paghiamo il prezzo di quasi quattro anni buttati in spot sulla sicurezza e statistiche sconclusionate. La città inesistente che Alemanno e il governo Bossi Berlusconi raccontavano ora è tragicamente sotto gli occhi di tutti. Ci vorranno anni per recuperare i fallimenti – conclude – di una destra incapace e fallimentare”.

 

 

 

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