Roma. Alla Festa dei Fori protesta contro la discarica di Falcognana

ROMA – Come avevano promesso i comitati cittadini che si battono contro la realizzazione di un’altra discarica a Falcognana sulla Via Ardeatina, sono scesi in piazza. Ma questa volta teatro della manifestazione è stato il cuore di Roma.

Cinque pullman sono arrivati con centinaia di manifestanti a Piazza Bocca della Verità con l’intenzione di raggiungere la Festa dei Fori Imperiali e far sentire le proprie ragioni al sindaco Ignazio Marino. I manifestanti, nonostante i blocchi delle forze dell’ordine hanno improvvisato un nuovo percorso riuscendo così a raggiungere prima piazza Venezia e poi  i Fori Imperiali dove sono stati nuovamente bloccati dalle forze dell’ordine in tenuta anti sommossa.

Solo alcuni di loro, mentre gli altri manifestanti continuavano a gridare il loro dissenso, sono riusciti a passare il blocco, raggiungendo il palco della Festa dei Fori, dove Marino era atteso per il suo discorso. Una ristrettissima delegazione, formata da una quindicina di persone con in testa il rettore del Divino Amore, ha tentato di raggiungere il primo cittadino.  Don Fernando, con tanto di stendardo della Madonna, ha tentato di parlare a Marino con l’intenzione di esporgli le ragioni della protesta e far dono dei prodotti locali a rischio scomparsa qualora fosse realizzata la discarica. “Infatti, stiamo parlando – come ci spiega un agricoltore della zona – dell’area agro romana la cui principale vocazione è da sempre destinata all’agricoltura e alla pastorizia”.

Ma non solo. Come ha ribadito Don Fernando, in quest’area sorge anche uno dei più importanti santuari mariani, meta ogni anno di migliaia di pellegrini. “I nostri ragazzi – aggiunge il religioso – scriveranno una lettera per chiedere l’intervento del Pontefice su questa scandalosa vicenda”.

La protesta, tra slogan e striscioni, si è comunque fatta sentire, tant’è che l’apertura dei Fori è stata posticipata di ben 30 minuti. E anche durante l’ingresso di Marino  tra gli applausi della folla si sono levate anche le grida dei manifestanti “No discarica al Divino Amore, vergogna buffone”.

Ma i cori di vergogna sono arrivati anche all’ex sindaco Gianni Alemanno, presente al corteo, il quale in cinque anni di gestione non è riuscito a trovare una soluzione idonea per la raccolta differenziata e per la chiusura di Malagrotta. Motivo per cui l’ex sindaco è stato successivamente isolato dalla protesta, che i comitati cittadini non vogliono sia strumentalizzata da alcuna politica.

Insomma, le solite beghe politiche dello scarica barile tra centro destra e centro sinistra, alle quali i cittadini esasperati non vogliono più assistere. “Non riusciamo a capire – ci racconta un manifestante giunto con tutta la famiglia – il motivo per cui qui al centro si festeggia un evento che dovrebbe avere a che fare con l’ecologia, mentre i cittadini della periferia Sud si battono affinché la loro area non diventi  la pattumiera di Roma. Possibile che questa vicenda sia costellata da risvolti così contraddittori?”

“A Falcognana  – come ci spiega Massimiliano De Iulis, consigliere municipale della IX Circoscrizione – abbiamo già una discarica, la Ecofer che tratta i materiali non ferrosi. Ma non è l’unica. A pochi chilometri, cioè a Santa Palomba , abbiamo una discarica di amianto, a Roncigliano ne abbiamo un’altra, tra l’altro aperta negli anni ’80 illegalmente, e solo successivamente autorizzata per essere complementare a quella di Malagrotta. Altre due discariche sono sorte a Via di Porta Medaglia, a Via di Fioranello e un impianto di compostaggio è previsto a Via Canestrini.”

“Per non parlare della viabilità sull’Ardeatina e il problema dei tir per i quali esiste un’ordinanza del dicembre 2012 della provincia che  vieta il transito a veicoli con massa superiore a 6,5 tonnellate. Peccato che  le segnaletiche stradali del divieto siano sparite e quelle nuove siano da tre mesi in magazzino. Qualcuno dovrebbe spiegare il motivo”. 

Anche l’alternativa di far passare i mezzi pesanti durante la notte ignora il fatto che, da maggio a ottobre proprio nelle ore notturne, i pellegrini percorrono a piedi la stessa strada verso il santuario del Divino Amore”.

“E, aggiungo, non è possibile neppure allargare questa importante arteria romana visto la massiccia presenza di reperti archeologici nella zona” conclude De Iulis. 

Ma c’è dell’altro. L’iniziativa dei manifestanti non è piaciuta ad alcuni esponenti politici che hanno parlato di “disturbatori” della Notte dei Fori. Come al consigliere comunale del Pd Marco Palumbo, il quale si è addirittura spinto oltre: “Restiamo sbigottiti da come le forze dell’ordine e il Prefetto hanno gestito la piazza questa sera. E non capiamo – ha precisato Palumbo –  perché in altre occasioni, come per la manifestazione dei movimenti per la casa, hanno picchiato chi era in piazza”. 

Nel frattempo il sindaco di Roma Ignazio Marino ha promesso di ricevere una delegazione dei manifestanti dell’Ardeatina, lunedì mattina in Campidoglio. Così almeno ha fatto sapere dal palco della festa la giornalista Concita De Gregorio. Insomma, l’ultima parola ora spetta al sindaco di Roma.

Le polemiche

L’improvvisa manifestazione ha sollevato le polemiche. Zingaretti, che non ha partecipato all’evento ha puntato il dito contro Alemanno, definendolo un “sabotatore”. “Non mi sorprende Alemanno che fa il sabotatore. Non ha mai amato, nè pensato a Roma, ma solo a se stesso. La città l’ha usata e continua oggi con questa aggressione contro la voglia dei romani di riappropriarsi della propria città. Una vicenda penosa”, afferma, in una nota, il presidente della Regione Lazio.
Anche Marino condanna la presenza di Alemanno al corteo anti discarica. “Alemanno – dice il sindaco di Roma – è segno di cultura fascista. Io non farò polemica politica ma apprendere che rappresentanti che provengono da una storia culturale che risale al fascismo come Alemanno o il senatore Augello, che hanno avuto percorsi di vita che si sono ispirati alla dittatura, oggi si comportano con uno stile che dimostra la loro diversità culturale”.  Anche molti del comitato anti discarica hanno polemizzato con la presenza di Alemanno. “Siamo un gruppo di cittadini trasversali alla politica”, riferisce un manifestante. “Noi vogliamo solo che la protesta, di coloro che vive sulla propria pelle questa situazione rischiosissima, sia ascoltata e compresa. Perchè questa soluzione non è compatibile con il territorio”.

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