Casa. Violati i trattati internazionali sugli sfratti. Pasquini, a Roma Marino faccia i fatti

ROMA – «Abbiamo scelto Roma per portare all’attenzione dell’opinione pubblica il problema degli sfratti. La maggior parte di questi vedono coinvolte famiglie con minori al proprio interno. Sfratti che avvengono senza il passaggio da casa a casa e senza la presenza di assistenti sociali.

Questa è a tutti gli effetti una palese violazione dei trattati internazionali e nello specifico della convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Ci troviamo quindi di fronte alla sede Unicef, per chiedere di monitorare l’Italia e in caso di sanzionarla». È quanto affermato da Massimo Pasquini, segretario nazionale dell’Unione inquilini, in occasione del presidio per la seconda giornata nazionale ‘Sfratti zero – No service tax’ avvenuto questa mattina, davanti alla sede Unicef, in cui è stato consegnato un dossier a stampa e passanti che raccoglie dati e informazioni sul fenomeno sfratti in Italia.  «Nella città di Roma- ha continuato parlando con l’agenzia Dire- c’è una forte emergenza abitativa e i movimenti per la casa mettono in atto uno strumento, quello dell’occupazione, che ha il merito di indicare che ci sono molti immobili che potrebbero essere recuperati e quindi utilizzati per risolvere tale emergenza, dal momento che la quasi totalità degli stabili occupati, pubblici o privati, non sono adibiti ad uso abitativo. È un ambito dei movimenti che riconosciamo e che non ci trova in conflitto, anche se noi siamo un sindacato e utlizziamo strumenti differenti da quello dell’occupazione».

«Per quel che riguarda le politiche sin qui adottate da Ignazio Marino sul tema, come il buono di 700 euro per superare la logica dei residence, è una proposta che trova il nostro favore a patto che tale provvedimento non sia un modo di escludere le famiglie dalle graduatorie, ma che venga consentito loro di avere comunque accesso alla casa popolare. Per adesso tuttavia il sindaco- ha concluso- ha più detto che fatto».

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