Immigrazione. Bocche cucite per protesta al Cie di Ponte Galeria

ROMA – Ancora proteste al Cie romano di Ponte Galeria, dove 13 migranti di nazionalità nordafricana si sono cuciti la bocca ieri sera. Secondo quanto si è appreso, si tratta di tredici persone che hanno deciso di dimostrare dopo aver saputo che altri connazionali, arrivati in Italia con loro, sono stati dismessi dal Cie di Caltanissetta dove si trovavano.

Secondo quanto viene spiegato, le 13 persone in questione non possono essere dismesse perchè richiedenti asilo e ancora in attesa della pronuncia della commissione competente. «Perchè ci si mette tanto tempo?», ma anche che «fine faremo?». Sarebbe questa la domanda di fondo dei 13 immigrati che in segno di protesta si sono cuciti la bocca e che insieme ad altri due connazionali – 15 in tutto – stanno facendo lo sciopero della fame al Cie di Ponte Galeria. «Sono sfiduciati e arrabbiati – spiega Gabriella Guido, portavoce della campagna ‘lasciateci entrarè – Sono le stesse persone che hano scritto una lettera al Papa e che hanno incontrato i paramentari. Molti vogliono raggiungere le loro famiglie che già vivono in altri paesi dell’Europa. Non hanno nessuna informazione riguardo al loro destino e nessuna assicurazione di poter congiungersi con i familiari», spiega ancora e aggiunge: «quanto prima il Governo deve rivedere la legge in tema di accoglienza, rimpatrio e detenzione amministrativa».

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