Sanità. Regione Lazio, no a chiusura per San Filippo Neri e CTO

ROMA –  «In riferimento alle notizie diffuse dalla stampa sui programmi operativi per gli ospedali Eastman, Cto e San Filippo Neri, la Regione Lazio precisa che non è prevista alcuna chiusura del Cto, piuttosto un suo rilancio per la parte relativa alla riabilitazione, alla protesica e alla traumatologia, in sinergia con l’Inail». Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

«È una scelta- prosegue la nota- che consentirebbe di superare la contraddizione che vede la Asl RmC pagare un canone di leasing per l’immobile nei confronti della società Sanim, mentre l’Inail ha tra le proprie finalità istituzionali anche quelle di fare investimenti in strutture immobiliari garantendo una sinergia con le pubbliche amministrazioni. È necessario quindi verificare la disponibilità da parte dell’Inail ad investire risorse in questa struttura senza pregiudizio per il servizio al cittadino».

«Per quanto riguarda il San Filippo Neri- continua la Regione – l’obiettivo è quello di superare le proposte di chiusura previste nel passato e individuare una nuova missione per l’ospedale in collegamento più stretto con il territorio, anche in considerazione del fatto che il 17% del disavanzo generato dalle aziende ospedaliere è imputabile al San Filippo Neri».

«Per quanto riguarda l’Eastman- aggiunge la nota- si tratta di superare strutture doppione poiché nella stessa zona, a poche centinaia di metri dalla struttura ospedaliera, si trova anche la clinica odontoiatrica dell’Umberto I».

«Si precisa, infine – conclude il comunicato – che l’atto inviato ai ministeri competenti non è un decreto ma un documento in preventiva lettura che permetterà agli uffici competenti di fare le opportune verifiche».

( Dire)

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