Chiede di non fumare in metro. Massacrati di botte madrel e figlio. Due arresti

ROMA – Sono stati arrestati ieri pomeriggio dagli agenti della Polizia di Stato i due uomini originari di Caserta, considerati responsabili del tentato omicidio ai danni di una madre e del proprio figlio.

I due aggressori, identificati per R.L. e S.A., rispettivamente di 24 e 26 anni, con precedenti di Polizia, all’interno di un convoglio della metropolitana, al culmine di una lite scaturita per futili motivi, hanno aggredito due persone colpendole con numerosi calci e pugni. La segnalazione è arrivata alla sala operativa e, quando i poliziotti del commissariato San Lorenzo, Porta Pia e reparto volanti, sono giunti a piazza Bologna, gli autori del fatto si erano già allontanati. Grazie alla descrizione fornita però, gli agenti hanno rintracciato gli autori della violenza poi riconosciuti senza ombra di dubbio dalle due vittime. All’atto del controllo uno dei due, S.A., si è dimostrato aggressivo e reticente. Ha rifiutato di fornire le proprie generalità e poi ha cercato di divincolarsi facendo resistenza al poliziotto che lo stava accompagnando e poi colpendo l’auto di servizio. Per questo è stato anche denunciato. I feriti invece, madre e figlio, sono stati immediatamente accompagnati in ospedale in codice giallo. L’uomo è stato ricoverato con prognosi riservata per trauma cranico, fratture alla scatola cranica ed emorragia cerebrale mentre la madre ha riportato varie contusioni con 8 giorni di prognosi. Come raccontato dalla donna, la violenza da parte dei fermati è scoppiata quando, poco prima, il figlio rivolgendosi ai suoi aggressori gli aveva chiesto di smettere di fumare perché all’interno del vagone.  

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