Era solito salire sugli autobus che a Roma dalla stazione metro ‘Eur Fermi’ portano verso gli istituti scolastici della zona. L’uomo, una volta sull’autobus, dopo aver adocchiato delle ragazzine si avvicinava loro e, approfittando del mezzo particolarmente affollato, iniziava a palpeggiarle.
A essere prese di mira in particolare delle studentesse che, in alcuni casi, venivano seguite fino a ridosso dei cancelli della scuola. Le indagini degli agenti del commissariato Esposizione sono partite dalla denuncia dalle mamme di due ragazze molestate, che avevano riferito quanto avvenuto ai genitori.
Una delle giovani ragazze ha raccontato agli agenti che nel settembre scorso, mentre tornava a casa a bordo del mezzo pubblico, era stata avvicinata con atteggiamento ‘intimo’ dall’uomo, che aveva iniziata a importunarla. In quell’occasione la ragazza era riuscita a pestare un piede al suo aggressore riuscendo cosi’ a scansarlo. Analogo episodio anche per l’altra studentessa nonostante avesse tentato piu’ volte di sottrarsi all’uomo spostandosi nella parte centrale del bus. Dopo aver raccolto una descrizione fisica dell’aggressore, gli agenti in borghese si sono appostati nei pressi della fermata di via Boston, dove l’uomo era solito salire, riuscendo, dopo una serie di servizi di appostamenti, ad intercettarlo. Poi sono saliti con lui sull’autobus. Nonostante il bus semivuoto, il 34enne ha ‘puntato’ subito una ragazza e, dopo essersi avvicinato a lei, ha iniziato a molestarla. Gli agenti sono intervenuti immediatamente.
L’uomo, alla vista della Polizia, ha tentato di fuggire scendendo dal mezzo di trasporto pubblico, ma e’ stato immediatamente bloccato dai poliziotti e portato in commissariato. Sul telefono dell’uomo gli agenti hanno trovato numerose foto e filmati a sfondo pornografico. Le successive indagini hanno permesso agli investigatori di rintracciare altre ragazze che oltre ad avere subito le “attenzioni” del 34enne avevano subito anche pesanti minacce di ritorsioni nel caso avessero denunciato le sue avances. Le minacce si erano estese anche a dei coetanei accorsi in aiuto delle giovani studentesse.
Sulla base degli elementi di prova raccolte, ieri mattina C.F., in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare emessa dall’Autorita’ giudiziaria, e’ stato sottoposto agli arresti domiciliari per il reato di violenza sessuale.