Disabili sfruttati, in 6 mesi sottratti con l’inganno 25mila euro

Prima li hanno allontanati dalla comunità ebraica, che da anni si prendeva cura di loro, poi con l’inganno sono riusciti a spillargli circa 25mila euro in 6 mesi.

E’ durato più di un anno l’incubo di una 64enne e del figlio 28enne, entrambi disabili psichici e appartenenti a un’antica famiglia ebraica. I due sono finiti nelle grinfie di una coppia di vicini, una 50enne di origine e un 42enne romano con precedenti per truffa, che fingendo di prendersi cura di loro si appropriavano delle loro pensioni di invalidità, facendoli vivere nella sporcizia e nell’abbandono. E’ accaduto a Guidonia. Le indagini del reparto volanti e del commissariato Viminale sono scattate alcuni giorni fa dopo la segnalazione di esponenti della comunità ebraica che li avevano visti mendicare al Ghetto, a via del Corso e a via Ottaviano.

Gli investigatori hanno seguito i movimenti degli aguzzini, accertando che accompagnavano il giovane a prelevare la pensione di anzianità e si appropriavano dei contanti che spendevano giocando al bingo, mentre mamma e figlio rimanevano all’esterno chiusi nella loro auto. I due aguzzini erano riusciti a far ottenere alla donna un finanziamento per l’acquisto di un’auto e a farsi consegnare continuamente soldi assicurandole che li avrebbero versati su un presunto conto intestato al figlio per garantirgli un futuro tranquillo.

I due sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di riduzione in schiavitù. Mamma e figlio sono stati presi in carico dalla comunità ebraica e si trovano ora in un’abitazione al centro di Roma. A incastrare la coppia, che si con estrema convinzione aveva negato le accuse assicurando la loro buona fede nel prendersi cura dei vicini, è stata proprio la donna che ha raccontato di essere terrorizzata e delle continue minacce subite. Non è escluso che i due possano aver anche maltrattato i due invalidi, notati in strada con alcuni lividi.

“Ringrazio la Questura di Roma che ha risolto nell’arco di una settimana questo caso – ha detto il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici – ancora una volta si è dimostrata fondamentale la collaborazione tra la società civile e le forze dell’ordine”.

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe