Alitalia non paga per smistamento bagagli. AdR: “Stop al servizio”

ROMA Fiumicino – Aeroporti di Roma ha oggi reso noto che “a decorrere dalle 00.01 del 1° gennaio 2012 sarà costretta a interrompere l’esercizio dell’impianto di smistamento bagagli in transito, denominato NET 6000”. Il servizio  era stato  inaugurato a luglio 2010, con un investimento di 21 milioni di euro. Aeroporti di Roma informa dunque che verrà riattivato il vecchio impianto di smistamento bagagli.

 

Per disposizione dell’Enac – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile –  da maggio 2011 a seguito di specifica istruttoria, le Compagnie Aeree avrebbero dovuto pagare un determinato importo per l’utilizzo del servizio NET 6000,  destinato alla sola copertura dei costi sostenuti dalla società Aeroporti di Roma. Dal mese di maggio 2011 però le compagnie aeree e in particolare Alitalia, maggiore fruitore del servizio, non stanno rispettando quanto disposto dall’Enac proseguendo nel reiterato rifiuto del pagamento del corrispettivo dovuto ad Aeroporti di Roma per l’utilizzo del servizio NET 6000.

 

Il NET 6000 è tra le più grandi piattaforme tecnologiche d’Europa capace di gestire oltre 6000 valigie l’ora ed è stato realizzato per rispondere  a quella che nell’estate del 2009 fu definita come  ‘crisi bagagli’  ovvero  tutti i problemi connessi al trattamento e smistamento dei bagagli in transito nell’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci.  La Iata – International Air Transport Association – ha riconosciuto a luglio 2011 alla società Aeroporti di Roma un attestato per i risultati ottenuti. Il NET 6000 ha contribuito infatti a migliorare la puntualità dei voli e, conseguentemente anche le operazioni di scalo.

 

Aeroporti di Roma non si ritiene responsabile dei disservizi relativi al trattamento dei bagagli dei passeggeri in transito sullo scalo Leonardo da Vinci causati alla chiusura del servizio NET 6000 e delle criticità dovute al ripristino delle condizioni operative precedenti. Nel rispetto delle regole di trasparenza Aeroporti di Roma ha dichiarato che  l’interruzione del servizio dal 1° gennaio 2012 verrà comunicata alle Compagnie Aeree operanti al Leonardo da Vinci, agli aeroporti connessi, alle Associazioni dei Consumatori, ai Sindacati, al Comitato Utenti dello scalo, a tutte le principali Associazioni di Categoria.

 

Il deputato e capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta, ha commentato la notizia della sospensione da parte di Adr dichiarando quanto segue: “È inaccettabile che a pagare siano sempre i viaggiatori e i lavoratori. Con la decisione di interrompere l’esercizio del nuovo impianto di smistamento bagagli dell’aeroporto di Fiumicino si pregiudicano i diritti degli utenti ed il rischio è quello di far ripiombare in spiacevoli disservizi, visti in passato, il principale aeroporto del Paese ed unico hub italiano”. Ha inoltre aggiunto: “Sull’aeroporto di Fiumicino sono tante le criticità ancora non affrontate, e in parte eredità della privatizzazione di Alitalia voluta dal precedente Governo, che stanno compromettendo il funzionamento di un’infrastruttura strategica per il trasporto aereo nazionale ed europeo. Se da un lato le compagnie aeree non pagano ad Adr il servizio di smistamento bagagli, dall’altro i dipendenti della Argol Spa, società che aveva l’appalto per la logistica di Alitalia, rischiano il posto di lavoro per il mancato rinnovo del contratto”. “Abbiamo chiesto nei giorni scorsi un intervento deciso del Governo, ed in particolare al Ministro Passera, affinché prenda in mano la situazione di Alitalia che tra voci di fusione con Air France e mancato pagamento del servizio smistamento bagagli, rischia – sottolinea Meta – di far precipitare nel caos e nell’incertezza il principale aeroporto italiano”.

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