Carbonizzato in regolamento di conti, tre fermati

Tre persone sono state fermate dai carabinieri del comando Provinciale di Roma per l’omicidio di Salvatore Polcino, 52 anni, trovato carbonizzato lo scorso 27 gennaio in una buca, in un campo in località Borgo Santa Fumia, alla periferia sud della Capitale, dopo essere stato ucciso a colpi di pistola. Le indagini svolte dai carabinieri hanno consentito in un primo tempo di identificare i resti: la vittima, Salvatore Polcino, 52 anni.

Tre le persone a cui i carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, in collaborazione con i militari della Compagnia di Pomezia, hanno notificato un decreto di fermo del pm, emesso dai Pubblici Ministeri Pierfilippo Laviani e Fabio Santoni della Procura della Repubblica di Roma. Sul conto dei fermati, infatti, sono emersi gravi elementi di responsabilità in ordine all’omicidio, riscontrate dalle attività di indagine svolte. Nell’ambito delle incessanti e articolate investigazioni, sono state anche rinvenute numerose armi usate dai fermati, in particolare due pistole e quattro fucili, tutte sottoposte alle verifiche degli organi tecnici dell’Arma.

I fermati sono un 21enne di Ardea (Roma) e altri due pluripregiudicati originari della Calabria e della Sicilia, ma di fatto dimoranti nel comune di Lanuvio (Roma), che sono ora ristretti presso i carceri di Regina Coeli e Velletri. I motivi dell’efferato delitto sarebbero da ricondurre a un regolamento di conti per droga. Ulteriori particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10 nella sede del comando provinciale dei carabinieri di Roma, a piazza S. Lorenzo in Lucina 6.

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