Ancora proclami da Letta. Se questo è un governo originale

ROMA – “Sono del parere che la televisione rovina gli uomini politici, quando vi appaiono di frequente”, diceva Sandro Pertini. Non a caso proprio la televisione è diventata lo strumento mediatico da cui lanciare proclami e presunte soluzioni ad una crisi crisi economica alle quali spesso non seguono i fatti concreti.

E guarda caso oggi  Enrico Letta ha fatto la sua ennesima apparizione mediatica, questa volta a “In Mezz’ora”, la trasmissione condotta da Lucia Annunziata su RaiTre, (la stessa per la quale Renato Brunetta  ha presentato recentemente un’interrogazione al presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai, Roberto Fico per “indecente squilibrio” della par condicio ndr), durante la quale ha detto: “Dobbiamo rimettere il lavoro per i giovani al centro”. Un obiettivo che a detta del premier si farà a breve con un piano europeo che dovrebbe essere approvato nel prossimo fine settimana e “con un piano nazionale italiano che approveremo mercoledì al consiglio dei Ministri”. “Sarà un piano nazionale con un’attenzione particolare per il Sud, ma che riguarderà tutta l’Italia”, assicura Letta che aggiunge: “Sarà una cifra significativa che è frutto del riutilizzo di fondi strutturali europei finiti in un cul de sac e di altre risorse che stiamo trovando”.

Il premier, dal canto suo, è sicuro addirittura sulla tenuta di questo governissimo, che lui definisce “una maggioranza originale”.  “Io confermo quello che ho detto in Parlamento e su cui il Parlamento mi ha dato fiducia. Non vedo perchè qualcosa dovrebbe cambiare. Sinceramente non credo che sia una settimana decisiva più di altre, – ha aggiunto – è una settimana molto importante per gli appuntamenti europei e per le vicende domestiche di casa nostra, ma quella che abbiamo alle spalle è stata altrettanto importante con la lotta ai paradisi fiscali, precondizione perchè la lotta all’evasione possa dare risultati”.

Ma ecco poi arrivare i punti dolenti. “Non è che io o il mio governo vogliamo aumentare l’Iva” – ha ribadito Enrico Letta – . “L’Iva aumenta perchè è già stato deciso, è già nel bilancio dello Stato ed è figlio di decisioni iniziate nella prima metà del 2011. Non è stato il mio governo a deciderlo. Ora  dobbiamo trovare le risorse per evitarlo o per spostarlo  questo aumento e io sono fiducioso che troveremo una soluzione”. Anche per l’Imu Letta ha assicurato che “il termine per la riforma della tassazione sulla casa e dell’Imu  è stato fissato per legge il 31 agosto e manterremo l’impegno della riforma”.

Insomma, Letta continua a stupire con le solite promesse mentre il tempo passa, mentre la situazione si aggrava, mentre l’esplosione sociale è dietro l’angolo. In primis il suo ex alleato Nichi Vendola che oggi su questa intervista ha lanciato un tweet che la dice lunga: “Impressionante lo stile di Enrico Letta oggi in tv –  ha scritto il leader di Sel – una specie di Forlani 2.0”. Difficile dargli torno e tanto più difficile comprendere, specie in questa situazione drammatica in cui versa l’Italia, come possa continuare questo fantomatico governo dei proclami in cui si inizia a sentire odore di bruciato.  
“L’Italia nei prossimi sei mesi non sfiorerà il default se facciamo le cose giuste, se con prudenza si timona la nave”, ha ribadito il premier. Peccato che non si sia capito di quale  nave abbia parlato Letta.

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