Santanchè e Mulé, coppia horribilis, un comiziaccio da Vespa

ROMA –  I talk show vanno a ruota libera. Sempre più, ignorando le tante voci che vengono dallo stesso mondo dell’informazione sulla necessità di cambiare modello.

Cimanca di veder scorrere il sangue e poi siamo al completo. Il telespettatore è disorientato, spesso finisce per cambiare canale. Nn si capisce di cosa si discuta. Un discorso su qualsiasi problema non viene mai portato a conclusione. C’è una compagnia di giro, sette otto giornalisti, una decina per essere larghi che girano da una rete all’altra in qualità di “esperti”, di cosa non si capisce visto che spesso si dimostrano veri e propri ignoranti, nel senso che non conoscono ciò di cui parlano. Cominciano al mattino e finiscono la notte. Poi ci sono i conduttori. Siamo certi che si rendono conto che andando avanti a forza di grida, risse, offese non si va da nessuna parte, ma ormai lo “show” è questo. Bene, anzi male. Si è riusciti perfino ad andare oltre, parole di moda per dire che non si sa dove bisogna andare.  Porta a Porta di giovedì notte ha superato ogni limite di decenza. Bruno Vespa non è riuscito, o non ha voluto, propendiamo per questa seconda ipotesi vista la sua indubbia professionalità, a frenare due personaggi, horribilis, in latino torna meglio come Daniela Santanché e Giorgio Mulé il direttore di Panorama a fronte del quale ci vergogniamo di far parte della categoria dei giornalisti. Due comiziacci in lode a Berlusconi. Si sono inventati processi mai stati, sentenze mai pronunciate pur di far apparire il pregiudicato come una vittima dei magistrati rossi.

L’attacco a Magistratura democratica, definita una setta segreta

Si è definita Magistratura democratica come una setta segreta, senza che Vespa battesse ciglio. Definire una associazione  di magistrati che fanno parte del Consiglio superiore della Magistratura non solo è un’offesa, ma a parer nostro un reato. Crassi ignoranti ? Non lo crediamo. Non possibile che non sappiano per esempio che Magistratura democratica non  è per voti la associazione più forte. Che ci sono altre associazioni espressione di linee conservatrici. E Vespa ci ha messo del suo quando, col sorriso sulle labbra,, si è rivolto a Laura Puppato, parlamentare del pd e a Peter Gomez, direttore de “Il fatto quotidiano” dicendo che , insomma un po’ di persecuzione nei confronti di Berlusconi c’è stata.  Puppato e Gomez a un certo punto erano imbarazzati, quasi annichiliti,  di fronte a due scatenati come Santanchè e Mulé. In particolare la pitonessa non aveva più il controllo di sé e Vespa non faceva niente per tentare di riportarla alla ragione.  Non solo.

La sede di Forza Italia, un mausoleo di Berlusconi. Anche pacchiano

Mandava in onda  immagini della  inaugurazione della nuova sede di Forza Italia, un vero e proprio “mausoleo”, dove ogni cosa parla di Berlusconi, gigantografie, foto, frasi “celebri”, arredamento pacchiano, da arricchiti privi di gusto, tutti rigorosamente in nero gli “ ospiti”,  tacchi a spillo le femmine, che di più non si può le ancelle del pregiudicato. E poi le stanze: quella più grande ovviamente  per Berlusconi, poi le altre, la più bella si dice sia quella della pitonessa, ma un’ altra delle favorite ha anche il caminetto. E si vedeva un Berlusconi imbolsito, tronfio, con gli occhietti piccoli che a fatica si facevano spazio nella faccia dal sorriso permanente. Alle spalle una libreria che sembra essere made in Ikea con libri finti. In studio si poteva vedere una pitonessa in adorazione del pregiudicato. Vespa azzardava a dire che lei aveva perso,che Berlusconi non aveva dato retta ai falchi, non staccava la spinta al governo come lei aveva chiesti, insieme a Verdini, Brunetta, Capezzone,. L’ avesse mai fatto: Veniva subito servito con una notizia. Se Letta non ci obbedisce se ne va a casa. E’ solo questione di tempo. Horribilis i due, horribilis Porta a Porta.  Se ne è accorto pure Vespa.

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