Verso il processo di “Mafia Capitale”. Prima di tutto avvisare la stampa

ROMA – Il 5 novembre si aprirà il processo Mafia Capitale e le grandi manovre sono già partite. I principi del foro di Roma, prima ancora di preparare la difesa in aula dei loro assistiti, hanno deciso di lanciare un chiaro segnale alla stampa.

Se fate il vostro lavoro rischiate una denuncia, e visto che nei mesi scorsi lo avete fatto vi denunciamo in massa. Sono infatti 78 i giornalisti denunciati dagli avvocati per aver pubblicato le carte dell’inchiesta, per aver citato i verbali, le intercettazioni, i contenuti delle ordinanze regolarmente depositati e pubblici. Si tratta del primo caso in Italia.Anzi, in Europa.

Lo riporta questa mattina il quotidiano romano Il Tempo. Gli avvocati della Camera Penale di Roma hanno deciso di denunciare i giornalisti ben sapendo che in termini giudiziari la loro azione non avrà seguito. Infatti l’avvocato Francesco Tagliaferri, presidente della Camera Penale di Roma, dichiara che “La procura non procederà contro i giornalisti, ma un freno va messo”. Un freno.

La denuncia si riferisce a tutti gli atti pubblici , perché regolarmente depositati, e pubblicati dai giornali che hanno esercitato il proprio dovere di informare l’opinione pubblica. Secondo gli avvocati la stampa, facendo il proprio dovere, avrebbe condizionato la valutazione dei giudici. Come se i giudici fondassero le loro decisioni su quello che scrive la stampa e non sugli atti, le prove e il dibattimento.

Per fortuna i giornalisti italiani sono talmente abituati a prendere schiaffi da ogni direzione che, ne ho certezza, non si faranno spaventare da questo segnale  e il processo a Mafia Capitale lo racconteranno al Paese senza tirare indietro la gamba. Anzi, dopo questo “avviso”, con un bel po’ di zelo in più.

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