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David Letterman. Il Re del talk show va in pensione
Bonzi, palloni gonfiati, macchiette, sondaggi farlocchi, la politica che non c’è
ROMA - Poi si dice che i cittadini si disaffezionano dalla politica, si guardano con preoccupazione i sondaggi elettorale e ci si accorge che un buon quaranta per cento dice che non andrà a votare e un quindici, venti che non sa se andrà a votare.
Il governo non è un talk show
ROMA - Parla a braccio. Vuol dare un segnale di sicurezza, non ha bisogno di appunti, se li aveva preparati li mette subito da parte. Quasi un atto di spavalderia del “ragazzo”, come ama chiamarsi Matteo Renzi, neo presidente del Consiglio, di fronte a quei barbogi dei senatori.
Achtung, tornano i talk ed appare un incubo, Paragone in Gabbia
ROMA - Il segno che l’estate della politica è finito lo dà non il meteo, la temperatura, quando nasce e tramonta il sole. Questo avviene nei paesi normali dove la programmazione televisiva non va in vacanza. Al massimo puoi vedere vecchi film non di qualità, oppure, goduria estrema, antiche trasmissioni che risalgono al medioevo televisivo.
Talk show e totopresidente, la noia fino all’angoscia
ROMA - La noia e l’angoscia, due “ stati “ dell’esistenza umana. Spesso sono legate l’una all’altra, quasi da un filo indissolubile. Lo stiamo provando sulla nostra pelle ormai da qualche tempo, quando per dovere professionale, assistiamo ai talk show che infestano le reti televisive pubbliche e private.
Elezioni. Sondaggi farlocchi e osceni talk show
Dopo mezzora di sondaggi uno non ce la fa più specie se è passata la mezzanotte. Vespa ci presenta gli immancabile Mannheimer e la Ghisleri, sondaggista berlusconiana per la quale il cavaliere, in un modo o nell’altro vince sempre.
Beppe Grillo e le salme politiche in televisione
Il fondatore del «Movimento 5 stelle», recente trionfatore delle elezioni amministrative, ha ordinato ai suoi candidati e militanti di non partecipare ad alcuna trasmissione televisiva. Qualcuno ha disobbedito ma ora ha preso l’impegno di non farlo più («È lui il fondatore del Movimento. Senza di lui non esisteremmo»).
Cartoline&Ritagli. Il Moderno Auditorium di Ravello
Bisogna essere assolutamente Moderni (Arthur Rimbaud)
Oscar Niemeyer ha la biblica età di 103 anni; è brasiliano ed è uno dei più noti architetti moderni. Le sue opere e la sua stessa vita sono, della modernità, un manifesto poderoso e coerente, paradigma di enormi attese e cocenti fallimenti. Protagonista del “secolo breve”, comunista, autore del progetto Brasilia, ha conosciuto quelle attese e quelle sconfitte, attraversando ideologie rivoluzionarie e avanguardie artistiche, avendo ancora oggi la volontà di proporre le sue mitologie architettoniche magnificamente fuori moda.