Magnifica Fornero, dice cose assurde come fossero pensieri lunghi

ROMA – Questo ministro, Elsa Fornero, sta diventando simpatica, per quanto le è possibile.

Con l’indice puntato per farti sentire un verme a fronte della sua saggezza dice cose che se fosse un comune mortale verrebbe voglia di dirle, ma va a…  Ci fermiamo qui per rispetto della funzione ministeriale e perché siamo gentiluomini della vecchia guardia. Mai potremmo pronunciare parole offensive contro il gentil sesso anche se si tratta di Elsa. Raccontiamo allora la performance del ministro  a “ Che tempo che fa” l’intervista di  Fazio cui i politici vanno volentieri perché non ti riserva sorprese. Ti senti come a casa, anche se Fabio, con il suo tono casalingo, non tralascia di farti domande vere. Non è, insomma, un tappetino, come si dice in gergo.  Anche con Fornero ci prova, ma lei è tosta, non perde l’aria della professoressa. Dice subito che la “ sua “ riforma si farà anche se i sindacati, le parti sociali, quasi fossero modezza, non la firmano.

A un certo punto  il conduttore cerca di far emergere le difficoltà della trattativa sulla riforma del mercato del lavoro. Magari avessero ragione sindacati e imprese nelle loro critiche alle proposte del governo. Non sia mai. La professoressa con l’indice puntato fa sapere che se Confindustria si lamenta, se le associazioni delle piccole imprese si lamentano, se i sindacati si lamentano, vuol dire che facciamo gli interessi del Paese. A Fornero non viene neppure a mente che  se tutti sono contrari potrebbero  aver ragione loro. Il bello è che non viene a mente neppure a Fazio. Forse è talmente incredulo a fronte di una affermazione così assurda che è incapace di un mimo di replica, magari un movimento di sopracciglia. Così come quando Fornero  si rivolge ai giovani. Si fa tutto per loro, fino ad ora sono stati trattati male. La nostra riforma è fatta per loro, per riparare ai torti che hanno subito. Fazio poteva farle presente che proprio  lunedì i precari scendono in piazza  respingendo quella riforma che loro definiscono “ pacco” e che, affermano “ noi non la beviamo”. Forse Fazio non era informato.

Sempre Fornero  fa sapere che, finalmente, con il suo arrivo insieme al suo adorato presidente nessuno sarà lasciato solo, per tutti vi sarà il sussidio disoccupazione che  lei pomposamente chiama “assegno sociale per l’impiego”, sigla Aspi. A tutti in caso di licenziamento sarà trovato un nuovo posto. Fazio poteva chiederle l’entità dell’assegno, per quanto tempo viene concesso e come sarà possibile trovare lavoro visto che la disoccupazione cresce e che centinaia di migliaia di lavoratori sono in cassa integrazione, che ci sono più  centinaia di vertenze che riguardano licenziamenti, aziende che chiudono. Già che c’era, visto che  Fornero ha detto che si fida degli impegni presi da Marchionne poteva chiederle se all’ad del Lingotto aveva posto il problema della discriminazione nelle fabbriche Fiat nei confronti degli iscritti alla Fiom Cgil e dello stesso sindacato che non può svolgere la sua attività dentro le aziende. E’ vero che i professori non vanno mai contraddetti. Ce lo insegnano fin dalla scuola materna. Però Fazio un po’ di coraggio poteva darselo. Ormai è grandicello. Fornero   al più, non avendo la bacchetta a portata di mano, gli avrebbe  punta l’indice contro. Magari poteva chiedere aiuto a  Luciana Litizzetto che fremeva fuori dalla porta.

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