Crisi economica: Mandanti, Sicari, Guardiani e Sciacalli – Parte seconda

ROMA – Sembrerebbe, e trattandosi di Berlusconi il condizionale è d’obbligo, che, il berluscocene, vale a dire quella recente era geologica in qui sono esistiti i primati della razza no-sapiens berlusconis, durata quasi vent’anni, sia agli ultimi respiri.

Eletti ed elettori di questa razza, in un improvviso salto di ere si stanno preparando all’antico rito del farmacos, narrato da Joahn Jakob Bachofen nel suo  ‘Das Mutterrecht’: in epoca matriarcale, i tiranni delle arcaiche polis, dopo aver governato per un anno lunare, venivano cacciati brutalmente dallo stesso popolo che li aveva accolti come un farmaco salvifico, in quanto, ormai scaduti, si erano trasformati in elementi tossici per la società.
In questa nuova era di scarso possesso di liquidità e con uno sguardo rivolto allo sviluppo ecologicamente compatibile, non ci saranno monetine da lanciare contro il malcapitato tiranno scaduto, ma si passerà direttamente ai sassi, materia facilmente reperibile e riciclabile.

Tutti coloro che invece da sempre hanno cercato di contrastare seriamente Berlusconi – non si sta parlando della Casta politica, quella che secondo D’Alema non esisterebbe – e che tenevano la bottiglia di spumante per la morte, reale o politica, del tiranno, l’hanno già tolta dal frigorifero in vista della più sensata festa del capodanno perché sanno che la fuoriuscita dalla politica, di questo strano fenomeno in carne ed ossa, non cambierà le sorti di questo paese che ha nemici ben più agguerriti. Eventuali rialzamenti delle borse, vere e proprie cortine fumogene, dureranno da Natale a Santo Stefano.
Se fosse vero quello che il giornalista Paolo Barnard afferma in questa atipica, ma molto interessante ‘lectio magistralis’,

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ciò che sta accadendo in queste ore si prospetta come un vero e proprio golpe finanziario guidato dai Mandanti della crisi finanziaria di cui si conosce ben poco; però, nonostante il silenzio tombale dei media, si conosce, ancora vagamente, quella che è una punta acuminata dell’iceberg nascosta nelle nebbie gelide dell’alta finanza: il Gruppo Bilderberg, detto anche Conferenza Bilderberg o Club Bilderberg.
Ma spiegheremo poi cos’è questo ‘Gruppo Bilderberg’, per ora è meglio proseguire con ordine utilizzando come griglia di interpretazione politica ed economica, ciò che Barnard sta scrivendo e dicendo da più di un anno.

E qui è meglio fermarsi per ribadire quello che già abbiamo scritto nel precedente articolo: ciò che leggerete può essere interpretato come un delirio paranoico, o come un romanzo di fantapolitica, o come un thriller fantafinanziario, che narrano di inverosimili complotti internazionali. Al lettore la scelta. Ciò che qui preme è fare un taglio profondo nel fondale di cartapesta della realtà, percepita come la descrivono i media, per mostrare altri possibili mondi forse più reali di quelli assunti acriticamente.

Molti si ricorderanno del film drammatico di Peter Weir ‘The Truman Show’, dove un magnifico Jim Carrey interpretava Truman Burbank, il quale viveva sin dalla nascita in un mondo di cartapesta, che faceva da sfondo ad un crudele reality show, nel quale egli era interprete inconsapevole e vittima al tempo stesso di uno strano ‘gioco milionario’ con il quale decine di persone si arricchivano alle sua spalle.
Ecco provate ad immaginare di essere inconsapevolmente all’interno di un immenso ‘reality show’, dentro il quale vivete credendo che quella realtà virtuale sia la verità assoluta. In questo show i Sicari, i Guardiani e gli Sciacalli dell’economia sono addestrati a non fare trapelare mai la verità … ma un bel giorno, proprio a causa della crisi economica causata ad hoc dai Signori dell’alta finanza, che ha reso i cittadini più permeabili alla verità vera, si apre uno squarcio in uno dei fondali di cartapesta che fa intravedere un’altra realtà nascosta per tanti anni.

Uno di questi squarci è il saggio di Paolo Barnard ‘Il più grande Crimine’ che potete leggere interamente cliccando su questo link

Ecco in sintesi la ‘tesi’ di Barnard: le antiche oligarchie terriere, trasformatesi poi in Signorie finanziarie, messe in forte difficoltà dalle lotte sociali di sinistra del ‘900, si sono lentamente ma inesorabilmente “riprese il mondo” utilizzando l’alta finanza e asservendo gli Stati nazionali con il “ricatto” del debito pubblico, prima ‘inventato’, ma poi, in un secondo tempo, comprato dai “privati”, per essere infine e trasferito alle privatissime centrali finanziarie mondiali. Con l’introduzione dell’Euro – moneta che non appartiene a nessun Stato sovrano, e neppure a Bruxelles – e dopo il Trattato di Lisbona, vero e proprio “colpo di Stato europeo” che ha sottratto agli Stati membri ogni residua sovranità, tutte le leggi, soprattutto quelle di ordine economico, hanno dovuto e dovranno tener conto dei diktat di un élite mondiale, che condiziona qualsiasi governo utilizzando le leve finanziarie.

Se osserviamo attraverso la ‘lente Barnard’ gli accadimenti di questi ultimi giorni, notiamo uno strano movimento: sia in Italia che in Grecia si fa sempre più strada l’ipotesi di un governo tecnico di transizione guidato da due tecnocrati finanziari: Mario Monti e Lucas Papademos.

Papademos ha insegnato economia alla Columbia University, ha lavorato presso la Federal Reserve Bank of Boston, poi nella Banca di Grecia ha assunto l’incarico di economista capo nel 1985 e ne è devenuto governatore nel 1994. Inoltre è stato vicepresidente della Banca Centrale Europea dal 2002 al 2010. Quindi è un vassallo delle Banche centrali che come abbiamo visto son private e non pubbliche e quindi fanno gli interessi dei loro soci, contrariamente a ciò che stragrande maggioranza dei cittadini italiani crede ancora.
Mario Monti ha insegnato economia all’Università Bocconi, della quale nel 1994 diviene presidente. Monti inoltre è stato per lungo tempo un alto funzionario dello stato più volte indicato per ministeri in ambito economico sia per governi di centro destra che di centro sinistra. Nel 1994 viene segnalato dal Governo Berlusconi per la nomina a commissario europeo. Nel 1999 viene riconfermato dal governo D’Alema. Attualmente Monti mantiene la carica di preside dell’Università Bocconi, è presidente della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller, ed è membro del famigerato Gruppo Bilderberg. Tutto ciò lo farebbe un Presidente del consiglio ‘altamente tossico’ anche perché, oltre a tutti gli incarichi avuti, è, dal 2005, International Advisor per la Goldman Sachs, vale a dire quell’istituzione finanziaria che ha sdoganato i titoli tossici dei mutui subprime.

Ecco cosa scrive dice il Senatore Levin, presidente della commissione d’inchiesta del Senato USA che sta investigando sulle responsabilità delle banche nella crisi: “Banche d’investimento come Goldman Sachs, non erano semplicemente i creatori del mercato dei mutui, ma anche i promotori di schemi che, mentre producevano utili per le banche, allo stesso tempo facevano esplodere la crisi. Hanno impacchettato mutui tossici all’interno di complessi strumenti finanziari, hanno ottenuto dalle agenzie di rating compiacenti il marchio AAA di totale affidabilità, li hanno venduti agli investitori, amplificando e allargando il rischio a tutto il mercato finanziario, tutto questo mentre scommettevano contro gli stessi titoli che vendevano, mietendo profitti alle spese dei loro clienti.” Tutto questo è accaduto negli anni in cui Monti è International Advisor di questa che si potrebbe definire una sorta di associazione a delinquere impunibile perché non ha violato nessuna legge se non quella umana che dice che non si può mandare nella disperazione milioni di esseri umani.

Ora vediamo cos’è questo Gruppo Bilderberg di cui fa parte Paolo Monti ma anche Romano Prodi che domenica ha dato una bella coltellata nella schiena a Bersani, forse reo secondo lui, di aver fatto un discorso ‘troppo a sinistra’ o troppo anti Signorie della finanza sabato 5 alla manifestazione davanti a migliaia di cittadini. Bersani ha parlato “del ripiegamento difensivo in politica e quella del lasciar fare al mercato in economia. (che) Hanno prodotto un disastro”.
E, per chiudere il cerchio, non dimentichiamo che Prodi ha dato un nascosto sostegno a Matteo Renzi il quale è un gran ammiratore di Marchionne che siede alla destra della Confindustria.
Ebbene Mario Monti con altre persone che molti cittadini ritengono essere moderati di sinistra, fa parte del Gruppo Bilderberg.
Il nome, di questa entità mai tenuta nascsta dai media, deriva dalla prima conferenza che si tenne il 29 maggio 1954 presso l’hotel ‘de Bilderberg’ a Oosterbeek vicino Arnhem in Olanda. Secondo ciò che scrive Wikipedia il Gruppo Bilderberg è “…un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari, demografici e politici.
Il gruppo si riunisce annualmente in hotel o resort di lusso in varie parti del mondo, normalmente in Europa, e una volta ogni quattro anni negli Stati Uniti o in Canada. Ha un ufficio a Leida nei Paesi bassi. I nomi dei partecipanti sono resi pubblici attraverso la stampa ma la conferenza è chiusa al pubblico e ai media. Dato che le discussioni durante questa conferenza non sono mai registrate o riportate all’esterno, questi incontri sono stati oggetto di critiche ed anche oggetto di varie Teorie del Complotto”.
E, come direbbe la Gabanelli, se gli incontri non fossero secretati a nessuno verrebbe in mente di pensare a complotti contro l’umanità intera la quale, sentendo ciò che denuncia Barnard, per questi nuovi Feudatari non è altro che materiale inerte con il quale fabbricare denaro e potere.

Dopo gli eventi politici di queste ultime ventiquattro ore si possono tirare le somme: Berlusconi che tutti sapevano incapace di guidare il governo del nostro paese è stato eletto e voluto dai Mandanti della crisi economica che oggi, non avendo egli più la capacità di paralizzare milioni di italiani, lo vogliono eliminare al più presto.
Gli individui colpiti, solo ora, sulla via di Damasco dalla rivelazione “Belusconi non è in grado di governare l’Italia” sono i Vassalli Guardiani dei Cartelli finanziari globalizzati, cioè le caste e le lobby: giornalisti, politici, Confindustria, sindacati come la Cisl e la Uil ecc.. In sintesi i poteri forti.
Ora però i Mandanti della crisi economica non si fidano più di questi Guardiani, meglio bypassarli, e governare con propri uomini fidati cresciuti all’interno delle Banche centrali. Così avverrà, sta avvenendo: i premierati verranno affidati a individui come Mario Monti assertore del libero mercato assolutista, o come Papademos, ex vice presidente della Banca centrale europea. “Perché – secondo la stampa europea – loro sanno cosa devono fare per fermare la crisi”.
Ebbene il compito principale e palese per Monti e Papademos  è quello di far rispettare ai propri cittadini il diktat imposto dal Fmi e dalla comunità bancaria internazionale, ciò gli ordini dei Mandanti della crisi economica globale.

CONTINUA

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