L’inchiesta. “Via le mani dalle spiagge libere”. IL VIDEO

Servizio di Susi Ciolella.  Riprese di Emanuele Vellani

Il Bando che infuoca cooperative sociali e cittadini

ROMA – La battaglia sulle spiagge di Ostia è cominciata. Nel mese di dicembre è stato pubblicato il bando per l’assegnazione di otto lotti ancora non occupati da stabilimenti balneari, lungo il litorale.  
La pubblicazione del bando ha suscitato l’indignazione delle cooperative sociali e di alcune forze politiche del territorio, fra cui il PD, Sel, Federazione della Sinistra – Municipio XIII, i Verdi ed anche il Movimento 5 Stelle del XIII Municipio.
Di fatto si trasformeranno le spiagge libere in veri e propri stabilimenti; l’edificabilità delle spiagge sarà fino a 250mq per la costruzione di chioschi. La concessione viene elevata a 12 anni – 4 anni rinnovabile di altri 8 – ci sarà l’incremento del 40% dei costi per gli utenti – da 5euro a 7euro – con sanzioni irrisorie per chi infrange le regole.

Agli assegnatari viene richiesto un contributo di 200mila euro per le strutture, allontanando di conseguenza  la possibilità di accedervi a tutti ed in particolare alle cooperative sociali di tipo B, a cui nel bando viene riservato un solo lotto, e che in questi anni sono state molto attive sul territorio con una funzione di recupero e reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.  

Inoltre, il bando non contiene alcun obbligo né sulla sostenibilità, energie rinnovabili e raccolta differenziata, né sui criteri di assegnazione del personale.
La preoccupazione primaria di cooperative e forze politiche della XIII circoscrizione della Capitale è nel rischio d’infiltrazioni  nelle gestione delle spiagge, preoccupazione legittimata dall’alta percentuale di criminalità presente nel territorio.
Le associazioni e i cittadini annunciano battaglie legali e mobilitazioni a tutela di un bene comune, patrimonio di Roma e dell’intera popolazione.

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