Fli guadagna un deputato, Luigi Muro. Bocchino: “Berlusconi non è legittimato a governare”

ROMA – Luigi Muro lascia il Pdl e passa a Fli. È questa la sorpresa della prima Assemblea Nazionale di Futuro e Libertà a Roma. Il deputato napoletano è subentrato alla Camera al posto del dimissionario Domenico De Siano che ha optato per l’incarico di consigliere regionale in Campania. Il gruppo di Fli a Montecitorio torna così a quota 29 parlamentari anche se sul numero definitivo pesa il ritorno di Giulia Cosenza nel Pdl, annunciato nelle scorse settimane ma non ancora formalizzato. «Come dice il presidente Fini, ora inizia una traversata a piedi nel deserto». Luigi Muro si presenta così all’Assemblea nazionale di Fli e spiega ai suoi nuovi colleghi di partito i motivi che lo hanno spinto a lasciare il Pdl per passare tra le file di Futuro e Libertà. «Non ho voluto scappare – spiega – Ho voluto parlare con il presidente Berlusconi, i coordinatori, i capigruppo ed il coordinatore regionale. A tutti ho detto che non intendevo proseguire» e che «la mia è una scelta non di mero calcolo, ma di riflessione politica». «Al cuore non si può comandare – sottolinea Muro – Il mio cuore ed il mio cervello mi hanno imposto di venire in Fli. Non so se sarò rieletto deputato ma non l’ho fatto fino a 50 anni posso anche non farlo più». «Sono un umile rappresentante di una classe dirigente del Sud che non vuole prebende – conclude – contraria alla nascita di tanti piccoli partiti nel Mezzogiorno».

Bocchino: “Berlusconi non è legittimato a governare”

«Silvio Berlusconi non è legittimato a governare perchè ha perso la sua maggioranza sia sull’unità nazionale che sulla politica estera». Lo ha detto Italo Bocchino intervenendo nella prima assemblea nazionale del Fli. Il vicepresidente del partito ha aggiunto che «il Pdl pagherà tutto questo elettoralmente, soprattutto perchè il premier si è lasciato piegare dagli interessi della Lega Nord». Bocchino ha fatto gli elogi al presidente della Camera, non presente all’appuntamento: «Se Fini fosse stato al posto di Berlusconi non saremmo stati esclusi dai vertici dei tre paesi che hanno deciso l’azione militare nei confronti della Libia. Questo perchè Berlusconi non è considerato affidabile per il suo atteggiamento nei confronti di Gheddafi. Fini gli ha invece chiuso le porte della Camera». Secondo Bocchino il nostro Paese «è stato tenuto in disparte nella vicenda della Libia mentre avrebbe dovuto avere un ruolo prioritario». Un’altra critica è stata rivolta dal vicepresidente del Fli al governo quando ha parlato della «Libia come fallimento della politica estera di Berlusconi. È ovvio che il gas e il petrolio interessano al nostro paese, ma questo non giustifica un’attività di vera prostituzione per l’energia. Non a caso siamo stati gli ultimi a scaricare il dittatore libico». In conclusione per Bocchino «se Gianfranco Fini fosse stato presidente del Consiglio grazie alle sue posizioni serie avrebbe partecipato al vertice che ha deciso l’attacco in Libia e l’Italia avrebbe avuto anche il comando della coalizione militare».

Intanto Andrea Ronchi è stato eletto presidente dell’assemblea nazionale del Fli. Vicepresidenti sono Cristiana Muscardini e Angela Napoli. I tre componenti dell’ufficio di presidenza dell’assemblea nazionale sono stati eletti per acclamazione.

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