Pdl Lega: quadra o pantomima? La base chiede di sganciare gli ormeggi per navigare liberi

MILANO – I malumori della Lega crescono. Non è più una questione di “quadra” ma una questione di reputazione che incarognisce la base del carroccio. La chiamata all’autonomia padana, non regge più, anzi fa ridere. La sempre più sfacciata dipendenza all’esigenza berlusconiana, vincola e svilisce qualsiasi azione leghista.

Da settimane il giornale La Padania ha cambiato umore nei confronti del premier. Lo dimostra la scelta di foto che raffigurano un p.d.c. dormiente mentre rappresenta lo Stato Italiano; è chiaro anche dai titoli espliciti che descrive un Berlusconi “servile” in politica internazionale.

Il momento critico di Galan
Da Roma il ministro Gian Carlo Galan oggi, piccona il suo partito e dichiara al Messaggero: “La Lega fa bene i suoi interessi, siamo noi che manchiamo di iniziativa”.  Capire chi traina e chi è subalterno tra Pdl e Lega nord, è complicato; piuttosto si presentano situazioni che alternativamente ribaltano i ruoli. Puro opportunismo politico. Un braccio di ferro per la spartizione di potere che sia anche “salva faccia” davanti all’opinione pubblica.

Napoli respinge
Rapito, Il vicepresidente dei deputati O. Napoli respinge: “diciamo che stiamo in Europa e vogliamo restarci a pieno titolo. Che non vogliamo dazi ma più liberalizzazioni. Che dobbiamo attirare investimenti e non possiamo fare le guerre a Lactis. Che gli immigrati ci servono e che ne serviranno ancora – azzardando che il Pdl – ha ceduto man mano troppo spazio alla Lega”.

Presa al volto di Rutelli
Da Treviso F. Rutelli, leader dell’Api, risponde alle dichiarazioni di G. Galan pubblicate nel Messaggero: “Galan poteva accorgersene prima – precisando che – la Lega ha il potere dappertutto e sembra sempre all’opposizione – e ironizza – invece è il partito che ha più potere di tutti. Ha conquistato consensi attraverso anche un notevole impegno sul territorio che va riconosciuto, ma in questi anni, ha fatto anche molte promesse non mantenute”. Intanto oggi la Padania lancia un altra freccia verso il Cavaliere dedicando la prima pagina a Tremonti: “la lega e Tremonti rilanciano l’economia”. Come dire che se non prende in mano la situazione il Senatur e il conteso Tremonti, l’Italia finisce nella categoria terzo mondo.
Altro segnale importante è la smodata ingordigia che il Senatur dimostra nei confronti di poltrone bancarie, sanitarie e della pubblica amministrazione; che si può tradurre in: “posizioniamoci bene prima della dipartita”. Però nella riflessione … “Che tutta questa manfrina sia in onore delle amministrative?”

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