Calderoli: “Il 23 apriamo i ministeri al Nord”

VARESE – Ieri sera a Besozzo, nel varesotto, Roberto Calderoli ha partecipato a una festa del Carroccio, e ne ha approfittato per rilanciare sulla questione ministeri al Nord: “A Monza, il 23 luglio, alle 11.30, aprono i tre ministeri al Nord: il mio, quello di Tremonti e quello di Bossi. Alla faccia di chi non li voleva, e non c’è Roma che tenga…  Vi aspettiamo tutti!” L’applauso dei presenti non è stato impetuoso, riporta il cronista de La Stampa, tuttavia la dichiarazione di Calderoli non ha bisogno del sostegno dei militanti per far arrabbiare qualche alleato del Pdl.

 

Il ministro per la Semplificazione ha poi rincarato la dose, evidenziando che lui ha avuto la meglio su chi, all’interno della maggioranza, si è opposto al trasferimento.
Calderoli ha poi parlato della manovra finanziaria, suggerendo di fare dei cambiamenti, in particolare sui tagli alle pensioni: “Andiamo a toccare quelle dai 6-7 mila euro in su e non quelle da 1.400 – ha detto il ministro – L’anno scorso abbiamo tagliato con un contributo di solidarietà dal 5 al 10% gli stipendi al di sopra dei 150 mila euro e non è detto che lo stesso contributo di solidarietà non si possa chiedere alle pensioni con 90 mila o 150 mila euro all’anno”.

 

Alla festa della Lega ha presenziato anche Umberto Bossi, che ha iniziato il suo intervento parlando di responsabilità: “Dobbiamo guardare al futuro e alle conseguenze delle nostre scelte, non possiamo essere così imbecilli e andarcene adesso dal governo. Non possiamo mettere in ginocchio il Paese. I mercati si spaventerebbero e non comprerebbero più’ i titoli di Stato. C’é il rischio di finire come la Grecia, a quel punto gli stranieri ci porterebbero via le fabbriche… ” Tuttavia, Bossi offre a Berlusconi il suo sostengo adesso, per via della crisi; ma alle prossime elezioni dipenderà: “Noi abbiamo indicato a Pontida delle riforme da fare e abbiamo detto che se si fanno si va insieme alle elezioni, altrimenti la Lega andrà da sola”. Infine il Senatur ha concluso su Giulio Tremonti, tornato a essere un suo caro amico: “La magistratura farà anche il suo lavoro ma sta colpendo tutti i punti critici della politica, adesso anche Tremonti, che è mio amico ed è una brava persona… ” E Calderoli ha aggiunto una minaccia: “Guai a toccarlo!”

 

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