Dopo il sisma annullare la parata del 2 giugno e dare i soldi ai terremotati

ROMA – Quest’anno era stato deciso di risparmiare sulla consueta parata del 2 giugno. Tuttavia, dopo il sisma di oggi sarebbe davvero impensabile spendere tutti quei milioni di euro e non aiutare le tantissime famiglie e gli sfollati  che versano in difficoltà dopo le scosse di terremoto che hanno gettato l’Emilia Romagna nel più totale sconforto.

Per questo la società civile si appella al buon senso delle istituzioni affinchè la parata sia annullata e i soldi siano indirizzati verso chi ne ha veramente bisogno.

“È una follia sperperare tanti soldi per la parata militare del 2 giugno. In un momento così difficile per il nostro Paese, colpito da una gravissima crisi economica e flagellato in queste ore dal terremoto, è opportuno utilizzare quei fondi per fini sociali e di solidarietà. Sarebbe il modo migliore per onorare la nostra Repubblica. Per questo, anche l’Italia dei Valori si unisce all’appello di quanti chiedono di annullare la parata del 2 giugno”. Lo afferma in una nota il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
Alla voce di Antonio Di Pietro si unisce quella di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista: «Nell’esprimere la vicinanza alle famiglie delle persone morte a causa dei crolli, un pensiero particolare va ai lavoratori uccisi mentre lavoravano nei capannoni, sempre tra i più deboli, sempre i primi a pagare. La prima urgenza consiste nell’evitare ulteriori morti : tutti i lavoratori emiliani debbono stare fuori dalle fabbriche, oggi, e nei prossimi giorni. I capannoni industriali si sono rivelati delle vere e proprie trappole. In secondo luogo chiediamo di annullare la parata del 2 giugno e usare quei fondi e quei reparti militari per le zone del terremoto”.

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