Frattini: “Gheddafi voleva trasformare Lampedusa in un inferno”

ROMA – L’Italia ha le prove e «non può far finta di nulla» di «ordini» impartiti dal colonnello Gheddafi come quello di «trasformare Lampedusa in un inferno» e di «messaggi terribili» delle autorità del governo libico come l’ordine di «mascherare cadaveri militari con abiti civili per far cadere colpe loro sulla Nato».

A rivelarlo è il ministro degli Esteri Franco Frattini in un’intervista ad Avvenire, all’indomani dell’incontro tra il premier Silvio Berlusconi ed il primo ministro del Consiglio transitorio libico Mahmoud Jibril. «Abbiamo messaggi terribili e presto saranno resi pubblici», ha detto Frattini ed in merito ai progetti del Rais su Lampedusa il ministro spiega che «esistono le prove che Gheddafi abbia ordinato “mettete sui barconi migliaia di disperati e gettate l’isola nel caos”».

Nel frattempo si contano i morti e sarebbero oltre 20 mila quelli registrati in Libia dall’inizio del conflitto. E’ questo il bilancio del capo dei ribelli. «Io non dispongo di un numero preciso, ma il conflitto armato ha fatto più di 20 mila morti», ha detto Mustafa Abdel Jalil, capo del Consiglio nazionale transitorio dei ribelli. Jalil lo ha detto durante una conferenza stampa a Bengasi, capitale della rivolta, nell’est.

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