La Chiesa può stare tranquilla: continuerà a non pagare l’Ici

ROMA – La Chiesa continuerà a non pagare l’Ici per gli immobili di sua proprietà, anche per quelli utilizzati per finalità “non esclusivamente” commerciali. Bocciato dalla Commissione bilancio del Senato l’emendamento alla manovra economica presentato dai Radicali. Oltre a Pdl e Lega, hanno votato contro Fli e Udc. Dal Pd solo tre voti a favore, con la stragrande maggioranza dei senatori democratici che non ha partecipato al voto. Astenuta l’Idv.

L’esenzione venne introdotta nel 2005 dal governo Berlusconi, e nella versione originaria era estesa a tutti gli immobili di proprietà di Enti religiosi e Onlus, senza distinzione tra attività “meritevoli”, come i servizi offerti dalla Caritas, e attività propriamente commerciali. Il successivo governo Prodi ha provato a restringere la platea dei beneficiari, applicando l’esenzione agli immobili destinati ad attività “non esclusivamente” commerciali. Una dicitura ambigua che ha favorito l’evasione fiscale e tutte quelle strutture ibride, con finalità non soltanto religiose: ostelli e convitti, cliniche e scuole private.

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