Governo. Dopo le dimissioni di B. Super Mario accetta l’incarico. Da domani le consultazioni

ROMA – Mario Monti ha accettato l’incarico con riserva dal Capo dello Stato per formare il nuovo governo. Non si erano mai viste delle consultazioni così rapide. Il senatore a vita procederà da lunedì con le consultazioni nel tentativo di mettere tutti i partiti d’accordo e uscire da questa crisi epocale, rilanciando la credibilità dell’Italia attraverso “sviluppo ed equità”.

E’ ancora troppo presto per parlare dei nomi di coloro che entreranno a far parte del nuovo Esecutivo, ma Monti punterà su  tecnici  affidabili e soprattutto trasversali alla politica per risanare la situazione economica. E come auspica Giorgio Napolitano, il tutto dovrà avvenire in tempi molto brevi, perchè alcuni esponenti politici vogliono che questo governo accompagni gli italiani alle nuove elezioni e con una certa fretta.

“Mi accingo a questo compito – è la rassicurazione che il senatore invia dal Quirinale – con profondo rispetto nei confronti del Parlamento e delle forze politiche. Opererò per valorizzarne l’impegno comune per uscire presto da una situazione che presenta aspetti di emergenza ma che l’Italia può superare con uno sforzo comune». Quanto alla sua squadra, il senatore precisa che non ha avuto tanto tempo di leggere i giornali in questi giorni, ma bolla le «voci circolate su nomi e tempi del governo» come «di pura fantasia».

Così da domani il noto economista della Bocconi inizierà le consultazioni per sondare la rosa dei nomi, che al momento non è data a sapere. Nel frattempo il cavaliere Silvio Berlusconi lancia l’ennesimo video messaggio, l’ultimo speriamo. Denuncia con un velo di tristezza i fischi e gli insulti che gli sono stati rivolti ieri, dimenticando gli elementi che hanno contraddistinto questa legislatura, ovvero le  bugie e le prepotenze perpetrate nei confronti degli italiani. E poi, l’ex premier precisa che non ha nessuna intenzione di mettersi da parte. Anzi: “Da domani raddoppierò il mio impegno in Parlamento e nelle istituzioni per rinnovare l’Italia”, ha sottolineato con una certa enfasi, quasi fosse  alla ricerca di riguadagnare i consensi ormai perduti. Per sempre questa volta.

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