Governo. Bonelli lancia un appello: “Da Monti nessuna risposta sui tagli alle spese militari”

Per il leader dei Verdi è immorale che la super casta degli armamenti continui a fare profitti senza sborsare nemmeno 1 centesimo. Intanto agli italiani si chiedono sacrifici

ROMA – Non ci sta il leader dei Verdi Angelo Bonelli, che alcune settimane fa aveva chiesto conto al presidente del Consiglio sul taglio delle spese militari. Spese, che contrariamente a quanto sarebbe logico pensare, rimangono invariate. Un peso davvero insostenibile per la maggior parte dei cittadini, impegnati – come si suol dire – a sbarcare il lunario.

“Dal Presidente del Consiglio Mario Monti non è ancora arrivata nessuna risposta sul taglio delle spese per gli armamenti che in Italia hanno raggiunto cifre da capogiro”, ha detto il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: “Perché il premier non risponde sul tema della riduzione delle spese per gli armamenti? Perché l’Italia non può seguire l’esempio della Germani anche nel 2010 ha ridotto le spese per gli armamenti di 10 miliardi di euro?”.

“E’ immorale che la super casta degli armamenti continui i suoi profitti come se niente fosse e che mentre ai cittadini italiani vengono chiesti pesanti sacrifici non paghi un centesimo con la manovra del governo Monti: chiediamo che ci sia subito un taglio di 15 miliardi di euro per la spesa per armamenti – continua il leader ecologista -. E’ assurdo che l’Italia nonostante la crisi economica continui programmi militari come quello per l’acquisto di 131 caccia F-35: ognuno di questi aerei da guerra costa più di 120 milioni, ossia l’equivalente di quanto è necessario per costruire e far funzionare 83 asili nido”.

“Lanciamo un appello alla società civile, al mondo della cultura, ai sindacati, affinché ci sia una mobilitazione comune nei confronti di un vero e proprio scandalo: è ormai evidente che i pesantissimi sacrifici chiesti ai cittadini non riguarda la spesa militare che continua a correre senza alcun freno – conclude Bonelli -. Ci meraviglia moltissimo il fatto che, nessuno abbia sollevato obiezioni, presentato emendamenti, sul fatto che per l’acquisto di armamenti non ci sia stata alcuna riduzione mentre ci sono stati fortissimi tagli per sanità, pensioni e trasporti”.

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe