Milano. La Lega contro il governo. Bossi: “Berlusconi fai cadere il governo”

MILANO –  Manifestazione della Lega a Milano contro il governo Monti, dopo le recenti divisioni interne.

Ma oggi in piazza ci sono tutti,  senza nessuna divisione come ha voluto far intendere Calderoli.  Al corteo, partito da piazza Castello, i “big” del Carroccio erano schierati insieme: il segretario federale Bossi, gli ex ministri Maroni, lo stesso Calderoli e anche l’ex capogruppo Reguzzoni. Durante il corteo sono apparsi tantissimi cartelli  anti premier e la foto di Monti accostata a quella di Fantozzi. Tra gli striscioni: “Macelleria Monti”, “Monti a casa”. E anche cori che invocano la secessione. A piazza Duomo il comizio conclusivo di Bossi ha mobilitato 70mila i partecipanti, secondo una stima degli organizzatori.
Dal palco Bossi non ha risparmiato nessunio.
Prima si è rivolto al suo ex alleato: “Caro Berlusconi non si può tenere il piede in due scarpe. Devi scegliere, tanto alle elezioni ci arriviamo ugualmente. Per noi – ha detto Bossi – non è possibile  pretendere che la Lega sostenga il governo della Regione Lombardia quando Berlusconi sostiene il governo infame di Mario Monti”.

Tuttavia l’intervento di Bossi ha sollevato anche un coro di fischi. La frammentazione all’interno del partito si sente, tant’è che la folla ha urlato più volte “Maroni, Maroni”, chiedendo che l’ex ministro prendesse la parola.

Non potevano mancare i soliti proclami di secessione e i soliti attacchi frontali alla Bossi. “A Berlusconi do un suggerimento, – dice il Senatur –  la Lega ti chiede di far cadere questo governo infame o non riuscirà a tenere in piedi il governo della Lombardia, dove ne stanno arrestando uno al giorno”. E poi: “Non è possibile pretendere di parlare con noi e contemporaneamente sostenere il governo Monti. Caro Berlusconi non tenere il piede in due scarpe, non ci piace chi lo fa”. “Uno che viene da una grande banca che ha fatto fallire il mondo le banche non le tocca, tocca la povera gente”. “Il governo Monti è un governo infame. Monti fuori dai c…”.

E poi per finire con i proclami secessionisti: “Padania libera. E Roma? Fanculo…”

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