Il Pd dice no alla Fiom. ‘Niente manifestazione ci sono quelli della No Tav’

ROMA – Gli esponenti del Pd che avevano espresso l’intenzione di partecipare alla manifestazione indetta per il 9 marzo dalla Fiom non parteciperanno.

E’ la decisione della segreteria Pd dopo aver ascoltato le motivazioni del responsabile economico Fassina, secondo il quale la manifestazione si è caricata di nuovi contenuti, come la protesta anti-Tav. Immediato il commento del segretario Fiom Landini: “Rispetto le decisioni di tutti, poi il Pd si prenderà le sue responsabilità”.

Marco Meloni, membro della segreteria nazionale del PD, fa eco alle parole di Fassina: “La decisione dei colleghi che inizialmente avevano affermato la volontà di partecipare alla manifestazione FIOM del 9 marzo, comunicata oggi alla riunione della segreteria, sgombra il campo dagli equivoci e quindi è molto positiva”. “In realtà – aggiunge Meloni –  sempre più evidente, la presenza dei movimenti no-TAV ne è solo l’ultima conferma, che a partire da questioni di natura strettamente sindacale, che riguardano l’interpretazione delle norme sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro e la denuncia di presunte condotte aziendali discriminatorie sulle quali è corretto vigilare, quella di venerd è diventata principalmente una manifestazione politica, nella quale si ritrovano movimenti politici e sociali che, legittimamente, organizzano l’opposizione al governo Monti. Il PD, – conclude Meloni –  al contrario, lo sostiene con la massima convinzione, e ovviamente sarà sempre più difficile che possa condividere la prospettiva di governo con forze politiche che, su un tema così centrale, esprimono una posizione del tutto diversa”.

Non tarda ad arrivare il commento del  leader della Fiom, Maurizio Landini: “Noi siamo coerenti. Non capisco questa decisione. Se parla un No tav per noi la manifestazione non cambia disegno. Poi rispettiamo la decisone di ogni forza politica e il Pd si prenderà le proprie responsabilità”. E poi Landini aggiunge: “Che la Fiom non sia d’accordo con le grandi opere non è da ieri tanto che al congresso del 2010 votammo tre documenti di appoggio ai No tav, ai movimenti contro il nucleare e a quelli per l’acqua pubblica. Il 16 ottobre in piazza, con tanti esponenti politici non avevamo cambiato idea. Non è che si scopre ora che noi siamo No tav”.

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