Berlusconi a Liberation: “Nel caso Ruby? Sarò assolto, come sempre”

Il cavaliere torna all’attacco dei giudici

ROMA – Silvio Berlusconi  è sicuro al cento per cento che nel processo Ruby, che lo vede coinvolto per prostituzione minorile, sarà assolto come sempre.  E’ quanto riporta il quotidiano francese Liberation durante l’intervista rilasciata dal cavaliere: “Sono sempre stato assolto, e sarà così anche questa volta”, ha precisato.
Durante le risposte il patron di Mediaset non lesina neppure i soliti attacchi alla solita magistratura italiana “policizzata”,, la quale – come ribadisce –   “ha cominciato a perseguitarmi da quando sono entrato in politica, e non ha più smesso”. Per questo motivo – secondo l’ex premier –  ora che gli italiani  hanno realizzato la situazione sarebbero tutti a fare il tifo per lui.
Il Cavaliere poi difende la politica dell’Eurozona, anche se i toni non così idilliaci nei confronti del governo Monti tant’è che parla di un sostegno critico. Per questo Berlusconi afferma che la scelta dei tecnici è stata dettata con l’intenzione di cambiare la struttura dello Stato e di “fare un paese governabile come la Francia”. Obiettivi,  che però  non si sono affatto concretizzati.

E sempre sulla moneta dell’euro, Berlusconi sottolinea, nonostante le divergenze “tattiche” all’interno del suo partito nate per contrastare la posizione tedesca,  la pericolosità di uscire dall’Eurozona. “Sarebbe un disastro”.
Insomma, ancora una volta Berlusconi fa sapere che la sua discesa in campo è dovuta non solo al suo impegno politico e al senso di responsabilità verso il suo Paese, ma soprattutto all’amarezza di non aver fatto tutto ciò che voleva. E poi ciliegina sulla torta, Berlusconi ricorda che la sua entrata in politica, datata 1994, fu un gesto che evitò che la sinistra potesse arrivare al potere. Sinistra, che secondo il cavaliere, ricalca le pratiche del vecchio partito comunista.

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