Carceri. Severino, amarezza per situazione drammatica

OMA – Severino ha espresso il suo «sentimento di profonda amarezza e sconforto per la perdurante drammaticità della situazione carceraria» in apertura del suo intervento nell’aula magna dellaCorte di Cassazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario.

La guardasigilli ha ricordato «la recente sentenza della Corte europea dei Diritti dell’uomo» e le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, presente alla cerimonia, «che richiamano tutti e ciascuno ad una assunzione ferma di responsabilità».

«Rimane inaccettabile – ha aggiunto –  che, all’inizio di questo mese, 24.124 detenuti su 65.789, pari a circa il 36%, dell’intera popolazione carceraria, siano ancora in attesa di giudizio e, tra essi, ben 12.594 attendano il giudizio di primo grado». In realtà i detenuti totali sono diminuiti nell’ultimo anno (erano oltre 68mila all’inizio della stagione del Governo Monti) e anche i numeri di quanti sono in attesa di giudizio sono calati dopo l’intervento sul fenomeno delle cosiddette porte girevoli: «Va però segnalato – ha infatti aggiunto la guardadisilli – un miglioramento rispetto agli stessi dati che ho fornito in quest’aula lo scorso anno, se è vero che allora i detenuti in attesa di giudizio erano 28mila (pari al 42% di un totale sostanzialmente stabile). È il segno che quello che si è fatto va nella giusta direzione, anche se va proseguito ed ampliato».

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