Parma. L’inceneritore pronto al collaudo. Una sconfitta per il M5S

PARMA – Niente da fare. Infrante le promesse del sindaco Federico Pizzarotti del M5S, che dopo la sua elezione aveva assicurato i cittadini di Parma che l’inceneritore di Ugozzolo sarebbe stato fermato. Anzi, per la precisione sarebbe stato montato da lui stesso “pezzo per pezzo”.

Beppe Grillo, disse addirittura che prima di accenderlo avrebbero dovuto passare sul cadavere del primo cittadino del Movimento 5 Stelle, il quale era sicuro che il ricorso in Cassazione sarebbe stato sufficienti per scongiurare il peggio.
Invece il termovalorizzatore  verrà acceso per le prove generali, come  Iren Ambiente ha annunciato sul suo sito: “prende il via, dopo le prescritte e avvenute comunicazioni da parte di Iren Ambiente agli enti di controllo, la cosiddetta fase preliminare del Polo Ambientale Integrato di Parma”. Secondo quanto previsto dalle procedure autorizzative, «nel corso della fase preliminare si svolgeranno attività tecniche complementari alla messa a punto del sistema impiantistico che verranno effettuate a caldo attraverso la combustione di solo gas metano. La fase preliminare, che consentirà di portare a regime le apparecchiature e gli apparati, oltre che testare le strumentazioni, le automazioni, i macchinari e gli impianti ausiliari del termovalorizzatore, avrà una durata di circa 30 giorni”.
Quindi, entro aprile l’impianto comincerà a bruciare i rifiuti.  Pizzarotti, dal canto suo, ha promesso che la battaglia non è affatto finita, ma la notizia ha deluso i tanti  cittadini che pensavano la promessa si potesse realizzare.

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