M5S. Mettere al bando slot, video lottery e gioco on line

Recuperare i 98 miliardi di euro evasi sa slot machines

ROMA – “Quali azioni intende mettere in campo il governo italiano per recuperare i 98 miliardi di euro evasi dal slot machines?. A fronte a fronte di un costo sociale cosi’ elevato e delle sempre piu’ numerose patologie dovute al gioco d’ azzardo, il governo non ritiene opportuno vietare su tutto il territorio nazionale gli apparecchi quali slot machines, videolottery e i giochi d’azzardo online?”. Sono queste le due domande poste dai 61 parlamentari del Movimento 5 Stelle in una interrogazione a risposta scritta che vede come primi firmatarie Maria Edera Spadoni alla Camera ed Elisa Bulgarelli al Senato.

DATI  ALLARMANTI    Nell’interrogazione si ricorda come “nel 2011, il mercato italiano del gioco d’ azzardo ha raccolto, al netto dei premi erogati, 18,4 miliardi di euro, pari al 4,4% del mercato mondiale e oltre il 15% di quello europeo. Secondo il Conagga (Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d’ Azzardo), a fronte di una netta riduzione dei risparmi delle famiglie e della spesa per alimenti a causa della crisi economica, nel 2011 la spesa sul gioco d’azzardo e’ cresciuta del 30% rispetto al 2010.

Secondo una rielaborazione dei dati AAMS del 2012, la spesa annua pro capite sul gioco d’azzardo e’ di 1703 euro e per  il CNR, il gioco d’ azzardo coinvolge il 58,1% dei maschi tra i 15 e i 19 anni e il 36,8% delle ragazze”.

EVASIONE FISCALE & SLOT MACHINES: IL CASO DEI 98 MILIARDI DI
EURO “Chi vede nel gioco d’azzardo diffuso e liberalizzato un fattore economico positivo per il Paese si sbaglia” spiegano gli interroganti fornendo ulteriori dati.

“Di fronte ad un aumento della spesa sul gioco d’azzardo, le entrate per l’erario hanno visto una riduzione di circa il 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e secondo le indagini della Guardia di Finanza, ammonta ad oltre 98 miliardi di euro l’evasione fiscale di alcune societa’ concessionarie di slot machines, dei quali solo una minima parte e’ stata ad oggi recuperata”. Un caso questo, nato dalle inchieste del colonnello Rapetto, denunciato con forza gia’ dal 2007 e che fu rilanciato pubblicamente nel V day ‘Parlamento Pulito’ del 2007 da parte di Beppe Grillo”.

E ancora: COSTI SANITARI E SOCIALI: OLTRE 6 MILIARDI EURO ANNO
Nell’ interrogazione si ricorda che “il rapporto 2011 della Corte dei Conti dice che ‘il consumo dei giochi interessa prevalentemente le fasce sociali piu’ deboli’ e, secondo Conagga, gioca di piu’ chi ha una minore scolarizzazione. Secondo una stima della stessa associazione che tiene conto dei costi sanitari, dei costi indiretti e dei costi per la qualita’ della vita -spiegano Spadoni e Bulgarelli- i costi sociali complessivi causati in Italia dai giocatori d ‘azzardo patologici sono stimabili tra i 5,5 e i 6,6 miliardi di euro, andando perci o’ ad assorbire gran parte delle risorse incassate dall’erario”.

MANCATA IVA INCASSATA SUI CONSUMI: 3,8 MILIARDI EURO ANNO

“I soldi che le famiglie spendono nei giochi vengono tolti dai consumi, provocando un danno indiretto per le casse dello Stato dovuto alla ‘mancata’ Iva incassata, quantificabile, secondo Conagga, in 3,8 miliardi di euro ogni anno” si ricorda nell’ interrogazione.

SLOT E GIOCHI ONLINE CAUSA DI DIPENDENZE. “Gli apparecchi, quali slot machines e videolottery, raccolgono il 54% del fatturato complessivo e, grazie alle loro caratteristiche quali minore lasso di tempo fra una partita e l’ altra, l’assenza di relazioni umane, la spazialita’ e temporalita’ diffusa e gli stimoli visivi e sonori, risultano essere i maggiori responsabili d’ instaurarsi di dipendenze” spiegano i parlamentari firmatari dell’ interrogazione. “Anche i giochi online, che raccolgono il 16% del fatturato complessivo, presentano caratteristiche analoghe agli apparecchi”, sottolineano i firmatari Cittadine/i portavoce alla Camera dei Deputati Movimento 5 Stelle: Spadoni, Dell’Orco, Ferraresi, Sarti, Di Stefano, Bernini, Dell’Osso, Mucci, Colletti, Cominardi, Giordano, Tacciono, Grande, Di Battista, Sibilia, Scagliusi.    Cittadine/i portavoce al Senato della Repubblica Movimento 5 Stelle: (prime firmatarie/i) Bulgarelli, Mussini, Montevecchi, Gambaro, Taverna, Scibona, Cioffi, Martelli, Puglia e altri. (DIRE)

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