Durante (Cgil). Il governo convochi i sindacati prima del vertice europeo

ROMA – Enrico Letta in ogni intervista, dichiarazione, non manca di mettere in risalto il fatto che proprio a Roma si terrà l’incontro fra i ministri del Lavoro delle Finanze di Italia, Germania,Francia e Spagna. 

Ha annunciato che lui stesso parteciperà all’incontro che,  se possibile, dovrà mettere a punto proposte comuni per quanto riguarda l’occupazione, il lavoro dei giovani in particolare in vista di importanti riunioni del Consiglio europeo .Proprio per il significato e il valore che assume questo incontro sul quale il governo ripone molte speranze sarebbe stato utile, fa rilevare la Cgil,  un incontro con i sindacati. Ma da questo orecchio, un rapporto costante con le forze sociali che rafforzerebbe lo stesso  esecutivo, sia il presidente del Consiglio sia i ministri più direttamente interessati non ci sentono. Si sta ripetendo un copione che non  porta niente di buono che risale al governo Berlusconi  con seguito di quello dei professori di Monti.

A questo proposito, Fausto Durante, responsabile del segretariato Europeo della Cgil afferma che   “ è di certo una buona notizia il fatto che il 14 giugno, in preparazione dei prossimi importanti appuntamenti europei, si incontreranno a Roma i ministri del Lavoro e delle Finanze di quattro Paesi importanti dell’Unione europea come Germania, Francia, Spagna e Italia. Ma la notizia sarebbe migliore se il Paese ospitante di questo incontro, ossia l’Italia, si facesse promotore di una riunione preliminare tra i ministri e le organizzazioni sindacali italiane”.. “ Sarebbe molto utile- prosegue Durante- perché si potrebbero indicare le priorità del movimento sindacale come nei vari documenti che la Confederazione europea dei sindacati ha discusso e approvato negli ultimi mesi, dal “social compact” per l’Europa alla proposta di un piano europeo di investimenti e di ripresa, sulla scorta di iniziative come il Piano del Lavoro 2013 della CGIL o il Piano Marshall per l’Europa proposto dal sindacato tedesco Dgb.” Il dirigente della Cgil fa osservare in modo critico che “una decisione di tale natura rappresenterebbe un chiaro segnale di disponibilità al confronto, di valorizzazione del dialogo sociale, di inversione di tendenza sull’importanza del coinvolgimento delle parti sociali, scarsamente considerata nei tempi recenti da molti governi nazionali e dalla Commissione europea. Essendo l’Italia il Paese ospitante di un così importante evento di dimensione europea – conclude i Dujrante – confidiamo nel fatto che i ministri Giovannini e Saccomanni vogliano dimostrare la sensibilità adeguata al coinvolgimento e al confronto con gli attori sociali, regolarmente praticati nei più avanzati Stati membri dell’Unione. Il tempo per convocare i sindacati c’è tutto si tratta di vedere se c’è la volontà, invertendo una rotta che non ha portato da nessuna parte.

Condividi sui social

Articoli correlati