Corte Costituzionale. Province, da consulta sentenza scontata

ROMA – “La sentenza della Consulta, che commenteremo compiutamente una volta esaminata nel dettaglio, è un risultato a nostro avviso scontato. Abbiamo sempre criticato l’uso del decreto legge, ma in questo caso era evidente l’abuso, trattandosi di un tema sensibile come l’assetto istituzionale. Dal Governo adesso ci aspettiamo un segnale di apertura.

É necessario un dibattito approfondito che tenga insieme il mantenimento dei servizi d’aria vasta per i cittadini e le garanzia dell’occupazione”. Questo il primo commento di Federico Bozzanca, Segretario Nazionale Fp-Cgil, in merito alla sentenza della Corte Costituzionale sul riordino delle Province.

“Quella riforma ha avuto un intento propagandistico – prosegue il sindacalista – dovuto alla smania di dimostrare la capacità del Paese di produrre riforme strutturali. Nessuna garanzia sull’attribuzione di competenze, sulla tenuta dei servizi e sul futuro degli oltre 65mila lavoratori delle Province, abbandonati a uno stato di incertezza  intollerabile, aggravato dai pesanti tagli delle ultime manovre economiche. La Corte Costituzionale, bocciando il metodo, da’ al Governo Letta la possibilità di ridiscutere nel merito una riforma priva di progettualità”.

“Siamo disposti a discutere. Non siamo affezionati all’attuale ordinamento istituzionale né crediamo sia immutabile – conclude  Bozzanca – ma riteniamo che una riforma seria, oltre a prevedere iter meno sbrigativi, debba abbandonare la logica dei tagli lineari ed essere centrata sulla qualità dei servizi senza punire inutilmente chi li offre”.

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