Province. Basta colpi di mano, si tutelino lavoratori e cittadini

Dopo le garanzie di Letta, servono fatti e cabina di regia per riforma organica

ROMA – “Per l’ennesima volta si interviene su un tema delicato come l’assetto istituzionale con un colpo di mano e senza un disegno organico. Speriamo che il Parlamento ponga rimedio a questa mancanza. Non vorremmo che anche in questo caso si arrivasse a un provvedimento mediatico, più utile a mostrare piglio riformista che a mettere in atto cambiamenti profondi. Siamo disponibili ad affrontare un percorso di riforma del nostro assetto istituzionale, purché alle rassicurazioni del Presidente Letta sulle garanzie per i lavoratori e i servizi ai cittadini, che pure apprezziamo, seguano impegni precisi. Si esca dalla logica ottusa dei tagli lineari forsennati e si attivi in tempi rapidissimi una cabina di regia che veda protagonisti le Regioni, gli Enti Locali e i sindacati”. Con una nota congiunta Rossana Dettori, Giovanni Faverin e Giovanni Torluccio – segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl – commentano l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del Ddl costituzionale per l’abolizione delle Province.
“Uscendo dai facili trionfalismi – aggiungono i tre sindacalisti – va detto chiaramente che questo testo, di per sé, non risolve alcun problema né genera risparmi consistenti, sempre che non si intenda eliminare servizi necessari ai cittadini come edilizia scolastica, manutenzione stradale, formazione professionale, centri per l’impiego, ambiente, viabilità e trasporti”.
“Una volta assicurata la sussistenza di servizi di area vasta efficienti, garantita la copertura economica e l’occupazione – concludono Dettori, Faverin e Torluccio – la discussione può essere affrontata. Anzi, aspettiamo da anni un Governo in grado di affrontarla con serietà”.

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