Decreto ‘del fare’ è arrivato il si. Ora passa al Senato ma è polemica da parte dell’opposizione

ROMA – Ha avuto via libera il decreto ‘del fare’, dopo il voto di fiducia e l’ostruzionismo è arrivato il sì.  L’aula della Camera ha infatti approvato  il provvedimento  che passa ora all’esame del Senato.

Momenti di tensione si sono avuti nel momento in cui il deputato Andrea Colletti ha parlato del capo dello Stato in questi termini: “L’attuale presidente della repubblica che funge da presidente del consiglio dei ministri e forse da capo indiscusso del Pd e del Pdl deve capire che non siamo in una monarchia costituzionale con a capo Re Giorgio primo ma in una…”.  A questo punto Colletti è stato interrotto dal presidente della Camera che lo ha richiamato e invitato a non parlare in questi toni. Colletti  dal canto suo ha replicato dicendo “Ma il presidente fa parte della Repubblica…, Va bene allora lo chiamero l’innominabile”.  E’ intervenuta ancora la Boldrini che rivolta all’aula ha spiegato: “Ho richiamato il collega Colletti a non chiamare in causa il presidente della Repubblica, l’ho esortato a non farlo”.

Intanto cominciano le polemiche da parte dell’opposizione: “Questo è un governo privo di coraggio nonostante goda di una maggioranza tanto ampia. Il decreto del Fare è una scatola vuota che non contiene alcuna riforma strutturale”. Lo ha detto il deputato della Lega Nord, Guido Guidesi, in merito al Decreto del Fare approvato dalla Camera. “Il testo dovrebbe contenere disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia, ma al suo interno non c’è alcun provvedimento che dia nuovo impulso ai consumi e che preveda un abbassamento della pressione fiscale. Il Nord non è più un territorio ricco, come qualcuno sostiene, ma ha sempre provveduto a mantenere tutto il resto del Paese. Ma questa volta i cittadini non faranno finta di niente, e ci sarà una reazione e un impulso di dignità a cui noi daremo vigore”, ha concluso.

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