Crisi di governo. Quale prezzo per la stabilità

ROMA – Il Pdl è ormai nella confusione più totale, tra falchi e colombe, quasi non ci si parla. Berlusconi vorrebbe che il governo cambiasse quella parte della legge Severini che interessa la retroattività e dunque la sua decadenza. Letta non ha alcuna intenzione di mediare su questo e dunque ne paga le conseguenze.

“Il premier si è assunto una grave responsabilità quando ha scelto ieri di non deliberare sui provvedimenti economici che riguardavano l’aumento dell’iva, ora dovrà esserci un chiarimento alla luce del sole già lunedì e subito dopo, se avrà la fiducia, dovrà bloccare l’aumento previsto”. Questo è il chiaro attacco del capogruppo al Senato Renato Schifani.

Ma in tutto ciò il Pd non sta alla porta a guardare e tramite il suo segretario EpifaniI, tuona: “Il Pdl sta facendo di tutto per mandare all’aria il governo e il Paese”. “C’è un atteggiamento irresponsabile del centrodestra che, anziché sostenere il governo che lo stesso centrodestra ha voluto, sta facendo di tutto – ha detto Epifani – per mandare all’aria governo e Paese. La contraddizione si rivela – ha aggiunto – in questa polemica. Se si sostiene un governo, lo si sostiene sia quando deve abbassare le tasse sia quando si sostiene lo stato di diritto, altrimenti – ha concluso – non si possono piangere lacrime di coccodrillo”. La prossima settimana “in Parlamento si scioglierà il nodo della tenuta del governo, e ci vuole un sì o un no”, ha detto il segretario del Pd. “Non si può passare la giornata a logorare il governo con minacce, ricatti e blandizie”, ha aggiunto.

Anche Vendola leader di Sel è perentorio: “Sono vent’anni che parliamo di Berlusconi, il Pd cali il sipario, serve un nuovo governo per cancellare il porcellum, approvare una legge di stabilità che dia sicurezza sociale e si torni alle urne prima possibile”.

Napolitano, invece continua imperterrito sulla sua strada. Non serve “che il Parlamento ogni tanto si sciolga. Non abbiamo bisogno di campagne elettorali a getto continuo, ma di continuità”, ha detto il presidente della Repubblica durante il suo intervento nel carcere di Poggioreale a Napoli.

Certo, non abbiamo bisogno di campagne elettorali ma di un governo che abbia la forza di risolvere i gravi problemi del paese forse si, e questo esecutivo Pd-Pdl ad occhio e croce non sembra avere la capacità di farlo.

Insomma la situazione è davvero ingarbugliata e anche il più entusiasta degli ottimisti farebbe difficoltà a scommettere sulla prosecuzione del governo Letta. Ma la madre dei peones è sempre in cinta, e chi non ha la sicurezza di tornare a fare il parlamentare nella prossima legislatura certamente ci penserà bene prima di tagliarsi gli alimenti. Così Letta potrebbe anche salvarsi. Ma a che prezzo e con quale maggioranza? Quale sarà il costo vero della stabilità per gli italiani? Martedì quando il premier dovrebbe presentarsi alle Camere per chiedere una nuova fiducia, sempre sullo stesso programma, potremmo avere i ministri del Pdl-Forza Italia sfiduciati da quelli di Forza Italia-Pdl. Kafka ai nostri politici fa davvero un baffo.

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