Costituzione, la via maestra. A Roma il 12 ottobre aderiscono oltre 200 associazioni

 

ROMA – Da Bolzano ad Agrigento, da Aosta a Soverato sono oltre 250 i pullman che giungeranno da tutt’ Italia domani 12 ottobre a Roma per partecipare alla manifestazione nazionale ‘Costituzione: la via maestra’, per la difesa e l’attuazione della nostra Carta costituzionale, promossa da Lorenza Carlassare, Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky e che vede l’adesione di oltre 200 associazioni tra quelle nazionali e locali.

Il corteo partirà alle 14 da piazza della Repubblica e sarà aperto dai cinque promotori che terranno lo striscione con su scritto ‘Costituzione, la via maestra’. Il corteo percorrerà via Vittorio Emanuele Orlando, Largo di Santa Susanna, Via Barberini, Piazza Barberini, Via Sistina, Piazza Trinità dei Monti, Viale Trinità dei Minti, Via Gabriele D’Annunzio per giungere alle 15,30 in Piazza del Popolo. Sul palco si alterneranno, oltre ai cinque firmatari, personalità impegnate nella difesa e soprattutto nell’attuazione della nostra Carta. 

Alla manifestazione hanno aderito singoli cittadini, associazioni, movimenti, esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo. In tantissime città sono nati i comitati ‘Per la via maestra’, che nelle scorse settimane hanno organizzato iniziative per promuovere la partecipazione alla manifestazione.

Una grande manifestazione nazionale per difendere la Costituzione e soprattutto per rivendicarne l’applicazione. Come è scritto nell’appello “La difesa della Costituzione è innanzitutto la promozione di un’idea di società, divergente da quella di coloro che hanno operato finora tacitamente per svuotarla e, ora, operano per manometterla formalmente. […] Non è la difesa d’un passato che non può ritornare, ma un programma per un futuro da costruire in Italia e in Europa.”

A noi tocca imboccare “La via maestra” che ci impone di attuare tutta la Costituzione, non preclude riforme mirate e non autoritarie, e giudica pericolosissimo l’abbandono dell’art. 138 e la creazione di un precedente che nel futuro potrebbe rivelarsi disastroso.

Condividi sui social

Articoli correlati