Federalismo. Passa alla Camera. La Lega esulta

ROMA – Con 314 sì e 291 no e 2 astenuti passa alla Camera la fiducia sul federalismo fiscale municipale.

Umberto Bossi, applaudito dai deputati della Lega, esulta: “Un altro giro di mattoni in più, siamo quasi al tetto”. Ma avverte: «Ora arriva la parte più difficile, quella del federalismo regionale e provinciale». Sulla tenuta della maggioranza il senatur assicura che «per ora» l’asse con Silvio Berlusconi tiene: «Ci avevano detto ‘fai saltare il miliardario e domani approviamo il federalismò, ma il premier è l’unico che ci ha dato i voti subito. In Bicamerale ci ha dato 12 voti. Non ci possono chiedere di mettere a repentaglio un risultato acquisito». Per la gioia i deputati del Carroccio sventolano in Aula le bandiere verdi. Immediata la reazione dell’opposizione , che costringe il presidente di turno a sospendere per qualche minuto la seduta. Il Cavaliere vota il provvedimento caro ai leghisti indossando un fazzoletto padano nel taschino della giacca e ha ostentato serenità quando gli hanno fatto notare che i sì sono stati inferiori alle previsioni: «C’è stato qualche assente ma sono tranquillo, tranquillissimo…Sapevamo che c’erano alcuni malati e due in missione. Altrimenti saremmo 320». L’opposizione non ci sta. Per Pierluigi Bersani del Pd e Pierferdinando Casini dell’Udc, si tratta di «un vero pasticcio, uno spot della Lega, che metterà le mani nelle tasche dei cittadini e introdurrà nuove tasse». Gli fa eco Fli: «Non è una buona riforma, non è condivisa, ed è frettolosa». Ad animare il dibattito politico c’è anche il caso Ruby.Gianfranco Fini chiede un maggior approfondimento sul conflitto di attribuzioni in sede di Giunta del regolamento, citando tre precedenti sfavorevoli alla richiesta avanzata da Pdl, Lega e Responsabili per fermare i pm di Milano. La maggioranza insorge. Non si fermano le voci sul rimpasto di governo, che dovrebbe slittare alla prossima settimana. Scoppia pure il caso Bondi che annuncia a breve le dimissioni da ministro, anche se il Pdl gli chiede di restare.

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