ROMA – Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante la IX Conferenza Internazionale della comunicazione sociale, promossa dalla Fondazione Pubblicità Progresso, ha deciso di approfondire le tematiche relative al femminicidio.
Napolitano infatti ha sottolineato il suo totale appoggio al provvedimento del governo che ha stabilito che i legami sentimentali sono un aggravante. “Il perpetuarsi della violenza sulle donne genera amarezza, indignazione e dolore”, ha dichiarato il Presidente, aggiungendo che occorre agire con delicatezza ma allo stesso tempo con decisione per evitare che la condizione di eguaglianza che la donna si sta costruendo nel mondo del lavoro non generi “pericolosi atteggiamenti di reazione”. Per concludere poi, Napolitano ha affrontato anche il tema della rappresentazione della donna da parte dei mezzi di comunicazione, invitando i media a non rappresentare le donne come un bene di consumo. “Questo atteggiamento rafforza gli atteggiamenti ossessivi nei confronti delle donne”, ha dichiarato Napolitano, aggiungendo che è vitale valorizzare le donne, visto che economicamente la liberazione delle stesse da quei vincoli pregiudiziali di cui spesso sono vittime poterebbe vantaggi, dato che hanno già dimostrato la loro capacità di farsi valere in molteplici campi.
Le parole del Presidente giungono in un momento nel quale le associazioni a tutela delle donne sono in fermento e preparano le manifestazioni che avranno luogo in diverse piazze d’Italia il 25 novembre, in occasione della giornata mondiale della violenza sulle donne. L’obiettivo è quello di puntare i riflettori su un fenomeno che troppo spesso si conquista le pagine di cronaca nera. Storie di delitti efferati, come quello che a fine ottobre ha avuto luogo nella periferia romana, dove un trentenne romeno ha ucciso la moglie a seguito di un diverbio. La strada per arginare questa piaga sociale è ancora lunga, ma è fondamentale che si continui ogni giorno ad affermare il ruolo egualitario della donna nella società. Se nelle coscienze non entra innanzitutto questa concezione, provvedimenti e decreti posso ben poco.