Congresso Sel, Vendola: “Matteo hai sbagliato a non venire qui”

RICCIONE  – Non si rimargina la ferita per l’assenza del segretario del Pd Renzi al congresso di Sel. “Vedi caro Matteo Renzi hai sbagliato a non venire qui. Qui non avresti trovato una platea infastidita dalle molestie delle soglie di sbarramento.

Ma un popolo che ti chiede di guardare con più attenzione alle ferite della democrazia che sono il problema dell’Italia e dell’Europa”. E’ il messaggio del presidente di Sel Nichi Vendola nel giorno che chiude il congresso di Sinistra, Ecologia e Libertà a Riccione. Un congresso che non ha visto salire sul palco il segretario dei democratici Renzi: al suo posto ieri è andato Stefano Bonaccini, responsabile Enti locali della segreteria Pd, duramente contestato dalla platea. Un altro segnale della profonda divergenza programmatica della sinistra italiana. “Caro Matteo, non dovevi dargli questo agio di tornare in cattedra. Per questo siamo arrabbiati” aveva detto il leader di Sel riferendosi all’intesa sulla legge elettorale con SIlvio Berlusconi, che Vendola definisce “trafficante di carne e di voti nelle istituzioni”. In vista poi delle prossime elezioni europee, Sel ha deciso di puntare sulla candidatura del greco Alexis Tsipras, escludendo una confluenza nel Gue, la sinistra unitaria europea. “Nessuno ha vinto questo congresso” dice Vendola. “Tutti hanno vinto questo congresso. Avete vinto tutti voi che ci date il mandato specifico di praticare la possibilità di sostenere Tsipras, una volta che abbia dato la disponibilità di indicare la sua candidatura non chiusa nel recinto del Gue, ma aperto alla sinistra più larga. Noi metteremo questa possibilità nelle mani del gruppo dirigente. Con Tsipras ma non contro Schulz, con Tsirpas per incontrare Schulz”, conclude il leader di Sel. Al termine dei lavori è stato letto dal palco anche un messaggio in vista della giornata della memoria di domani: “Ribadiamo il nostro impegno fermo per non dimenticare l’orrore della Shoah e ogni giorno saremo impegnati contro ogni forma di razzismo ed ogni rigurgito negazionista”.

 

 

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