Michela Brambilla. La Camera nega autorizzazione a procedere per uso elicottero carabinieri

ROMA  – La Camera  ha oggi negato, con voto a scrutinio segreto, l’autorizzazione a procedere nei confronti della deputata di Forza Italia, Michela Vittoria Brambilla, iscritta nel registro degli indagati per i reati di peculato e di abuso di uffici.

La Brambilla avrebbe violato, in qualità di ministro del Turismo, la direttiva del 25 luglio 2008 della presidenza del Consiglio che disciplina i voli di Stato. Il procedimento nasce da una denuncia in cui si cita un articolo del Fatto quotidiano del 9 novembre 2010 che riporta due episodi, del 9 dicembre 2009 e del 13 marzo 2010, in cui il Ministro avrebbe fatto uso di un elicottero dell`Arma dei Carabinieri con destinazione, rispettivamente, a Piazzola sul Brenta (PD) e Rimini, e ritorno al luogo di partenza, nei pressi della sua residenza (Calolziocorte). 

L’Assemblea di Montecitorio ha dunque  approvato la proposta della Giunta per le Autorizzazioni di respingere la richiesta arrivata dal Tribunale dei Ministri presso la Corte di Appello di Milano. Secondo le conclusioni della Giunta per le autorizzazioni,  infatti Brambilla aveva usato dei voli di Stato “per l’assolvimento di impegni istituzionali nell’esercizio della sua funzione di governo”. 

“A seguito delle indagini svolte – si legge nella relazione della Giunta – il tribunale dei Ministri ha ritenuto di richiedere l`autorizzazione parlamentare mentre la procura di Milano si era espressa per la sua archiviazione. Sul presupposto secondo cui il Ministro ha usufruito di voli di Stato per l`assolvimento di impegni istituzionali nell`esercizio della sua funzione di Governo, la Giunta ha deliberato a larga maggioranza di proporre all`Assemblea il diniego dell`autorizzazione a procedere”.

La proposta della Giunta è stata condivisa da tutti i gruppi tranne il Movimento 5 Stelle, che ha accusato i deputati di volere coprire “tutti i capricci di Brambilla ministro”, secondo quanto  affermato da Paola Carinelli in Aula.

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