Grillo attacca Renzi. E’ il figlio della troika

ROMA – «Renzi figlio di troika»: così il blog Beppegrillo.it commenta il decreto Irpef e gli annunci economici del Governo. «Per reagire ad una presa in giro – si legge in un post firmato M5S senato – bisogna innanzitutto essere consapevoli dell`inganno.

E bisogna accorgersene prima che sia troppo tardi. Renzi e l`Europa lo sanno bene. Per questo l`uno spalleggia l`altra e viceversa. Almeno fino al 25 maggio: dopo quella data, infatti, il destino di milioni di elettori non sarà più affar loro. Ma se gli va in porto il raggiro, avranno arginato la presa di Bruxelles da parte di milioni di cittadini stanchi di subire».

 

Secondo il blog a 5 stelle «i famosi 80 euro al mese» non sono altro che «il cavallo di Troia con cui Renzi vuole entrare in di italiani. Probabilmente saranno poco più della metà a riceverli, e solo a tempo determinato: solo chi si trova in una fascia di reddito compresa tra i 16 e i 24 mila euro lordi. Il bonus scatta infatti solo quando l`imposta lorda , cioè quella pre-applicazione delle detrazioni, è superiore agli sconti già previsti dalle leggi in vigore. Per esempio, un lavoratore dipendente con un reddito di 15-16 mila euro con moglie e figli a carico (una platea vastissima di contribuenti) non percepirà mai alcun bonus. I »chimerici« 80 euro saranno solo un miraggio».

 

«Cosi come lo saranno – accusa il blog di Grillo – per tutti quei lavoratori dipendenti che percepiscono un reddito fino a 8 mila euro, per i pensionati e per il popolo delle partite Iva, mentre i dipendenti pubblici si vedranno addirittura bloccare l`adeguamento dei contratti, già fermi da 5 anni. Questo non si chiama sostegno, si chiama illusione». 

«Presto gli italiani – conclude in ogni caso il testo del gruppo M5S del Senato – sperimenteranno sulla loro pelle le bugie di Renzi, perché saranno chiamati a pagare con nuove manovre correttive la campagna elettorale del PD. Lui questo lo sa benissimo, e come dicevamo all`inizio lo sa ancor meglio l`Europa. E allora perché lo spalleggia, anziché denunciarlo subito? Semplice: teme il consenso elettorale del Movimento 5 Stelle».

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