Pace fatta tra Formigoni e Vendola, amici come prima sotto l’egida dell’Opus Dei

ROMA – Non ci sono stati baci e abbracci tra il casto Formigoni e il debosciato Vendola, qualcuno avrebbe potuto fraintendere, ma ormai è pace fatto tra i governatori di Puglia e Lombardia. Roberto Formigoni ha regalato un ramoscello d’ulivo a Vendola e Vendola un pezzo di nduja a Formigoni, e amici come prima. Un polverone alzato per un nonnulla: e che saranno mai le accuse di infiltrazioni mafiose in Lombardia e di malasanità in Puglia! Un nonnulla, anche perché Don Verzé, in odore di Opus Dei è ormai amico di entrambi, anche del Vendola su cui penderebbe la spada di Damocle della cattolica scomunica .

La Redazione del Corriere.it del Sud il 16/02/2010 titolava: Regionali. Don Verzè grande sponsor di Vendola: “Vengo in Puglia perché terra di un sant’uomo come Motolese – ha affermato don Verzè – e per trovare un amico: Vendola. Che è persona trasparente, emerge per quello che è, non per quello che vorrebbe apparire. Questo gli da entusiasmo. Nichi, fossero come te tutti i politici. Non dovrei parlare di politica ma ve lo confesso: Silvio Berlusconi è entusiasta di Vendola”.

Ma anche le proposizioni di pace dei due governatori affidate al Corriere della Sera e al Corriere del Mezzogiorno smentiscono l’acredine che, solo per colpa dei soliti giornalisti comunisti e atei, è stata ingigantita dai media: “Non ho rivolto accuse dirette al governatore Formigoni –  ha precisato Vendola. Ma allora quando Vendola disse “Un direttore di Asl da lui scelto era un mafioso” non intendeva Lui, il casto Formigoni.
Anche Formigoni getta acqua sul fuoco, d’altronde aveva detto solo:  “Vendola? Un miserabile sotto l’effetto di qualche sostanza”.
E così, si concluso un altro atto del teatrino della politica che ha visto il prode e casto Formigoni e il carismatico, cioè l’unto da Signore, Vendola, duellare a singolar tenzone e poi andare a far pace cristiana, a tarallucci e vino, con il loro padrino Don Verzé, premiato lo scorso mese dal governatore della Lombardia per il suo impegno e sostegno alla donna e alla maternità.

E intanto l’operazione San Raffaele che vedrà sorgere a Taranto un ospedale privato pagato dai soldi pubblici, il San Raffaele 2, il più grande polo oncologico pediatrico di tutto il Mediterraneo, ha avuto la benedizione del presidente uscente Vendola.
E per chi non lo sapesse Don Verzè, meglio detto, Luigi Maria Verzè, nato a Illasi il 14 marzo 1920, imprenditore, sacerdote della diocesi di Verona e accademico italiano, è il fondatore dell’Ospedale San Raffaele, costruito dall’Edilnord di Silvio Berlusconi; è anche il presidente della Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor e attuale rettore dell’Università Vita-Salute San Raffaele. Al Bano Carrisi, amico intimo del don Luigi Maria Verzé ha persino creato l’inno ufficiale dell’ospedale: ‘Angelo Raffaele’. Chissà che il grande cantante pugliese non crei anche una splendida canzone di pace per ratificare l’abbraccio, fraterno si intende, tra Formigoni e Vendola.

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