Riforme. Approvato emendamento su composizione Senato

ROMA La commissione Affari costituzionali del Senato ha licenziato il ddl Boschi sulle riforme terminando  l’esame degli emendamenti e degli articoli. Il mandato ai relatori è arrivato a larga maggioranza. Il ddl approderà in aula lunedì alle 11.

Hanno votato a favore Pd, Ncd, Pi, scelta civica, Lega e Forza Italia (tranne Augusto Minzolini che non era presente all’ultimo voto). Hanno votato contro Sel, M5s ed ex M5s. La maggioranza ha dunque trovato un accordo sulla riformulazione dell’emendamento presentato dalla relatrice Anna Finocchiaro al ddl Boschi, quello sul Senato di secondo grado, che stamane ha provocato i malumori di Ncd e Lega.

La mediazione è stata trovata al termine di un lungo vertice tra il ministro Maria Elena Boschi, il capogruppo Pd Luigi Zanda, i senatori Ncd Gaetano Quagliariello e Andrea Augello e il capogruppo Fi Paolo Romani.   Con legge approvata da entrambe le Camere sono regolate le modalità di attribuzione dei seggi e di elezione dei membri del Senato della Repubblica fra i consiglieri regionali e i sindaci, nonché quelle per la loro sostituzione, in caso di cessazione dalla carica elettiva regionale o locale. I seggi sono attribuiti in ragione dei voti espressi e della composizione di ciascun consiglio.

Il nuovo testo elaborato dalla commissione è a firma della relatrice presidente della commissione, Anna Finocchiaro.

Questa parte del testo non è firmata da Roberto Calderoli che ha dichiarato di condividerne il contenuto, secondo quanto si apprende, ma aspetta la formulazione definitiva. Nel testo della presidente Finocchiaro ci sono anche le norme transitorie che, in attesa della legge ordinaria che le disciplinerà, dà conto delle modalità di calcolo dei voti in sede di prima applicazione. “Il criterio chiesto e ottenuto con l’accordo prevede che l’assegnazione dei seggi sarà rigidamente proporzionale, in ragione dei voti espressi e della composizione dei Consigli regionali”. Lo ha detto il capogruppo Fi Paolo Romani dopo il vertice con la maggioranza e il governo sulla riformulazione dell’emendamento Finocchiaro.

Il capogruppo Fi  ha anche sottolineato: «Il diavolo si annida nei dettagli, nell’emendamento c’era un problema di interpretazione e adesso abbiamo trovato una formula chiara e trasparente». Lunedì 14 luglio alle 11, come  ha annunciato il presidente del Senato Piero Grasso, si terrà la discussione su: disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, riduzione del numero dei parlamentari, contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, soppressione del CNEL e revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione.  

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