Ue, contrasti sulla nomina della Mogherini. VIDEO

ROMA – L’inizio dei lavori del il vertice Ue, che dovrebbe decidere la questione delle nomine europee, è stato posticipato dalle 18.00 alle 20.00. Matteo Renzi arriverà nel secondo pomeriggio tardi per gli incontri prevertice.

Il presidente del Consiglio ha avuto lunghe conversazioni telefoniche con la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francoise Hollande e quello del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy e sembra essere sempre più deciso a dare battaglia per la nomina di Federica Mogherini ad Alto Rappresentante per la politica estera dell’Ue. 

La partita al momento sembra essere tutta in salita vista l’opposizione manifestata da almeno dieci delegazioni, per lo più dell’Est europeo. Motivo questo che ha spinto  Renzi a spendere  tutte le proprie energie per convincere i partner internazionali sulla nomina della Mogherini, “Altrimenti ritorna D’Alema” ha dichiarato il premier.

I candidati più accreditati, al momento, per il posto di Alto rappresentante sono, oltre al ministro degli Esteri italiano (in quota Pd-Pse), il collega polacco Radoslaw Sikorski (Ppe) e l’attuale commissaria Ue alla Cooperazione internazionale e l’Aiuto umanitario, la bulgara Kristalina Georgieva (Ppe).  La Mogherini  non sarebbe ben vista soprattutto dai governi dei Paesi ex comunisti, perché giudicata troppo morbida con Mosca e con Putin. In particolare non sarebbero state apprezzate le sue reticenze nei confronti delle sanzioni contro la Russia per la vicenda ucraina. 

Il Wall Street Journal in un editoriale oggi, riferendosi all’opposizione espressa dai paesi dell’Est Europa nei confronti della nomima della Mogherini ha scritto: “Sarebbe facile liquidare queste preoccupazioni come paranoia Baltica, se non fosse per il fatto che Mogherini ha visitato la Russia non appena l’Italia ha assunto la presidenza dell’Ue, all’inizio del mese – ha scritto il Wsj – nè ha aiutato il fatto che la sua visita abbia indotto l’agenzia di stampa russa Itar-Tass a scrivere un commento ottimista”. Non hanno aiutato neanche le dichiarazioni rilasciate da Mogherini sul progetto di gasdotto South-Stream, che dovrebbe aggirare l’Ucraina, privando Kiev dei profitti da transito: il ministro ha sottolineato come il progetto “sia molto importante per la sicurezza energetica del nostro paese, così come dell’intera Europa”, per cui, ha scritto il quotidiano Usa, “gli ucraini, e i baltici, ritengono che Roma stia usando la presidenza Ue per favorire i propri interessi piuttosto che gli obblighi di sicurezza collettiva”. Infine ha concluso il Wsj: “Ci sono molti motivi per accogliere con favore la premiership di Renzi a Roma  ma la prospettiva di avere Mogherini alla guida della politica estera italiana non è uno di questi”.

Tuttavia secondo il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz, la Mogherini avrebbe comunque molte chance.  “Penso che la Mogherini sia un eccellente candidato. Potrebbe essere un eccellente Alto rappresentante”, ha detto Schulz. “Sono rimasto stupito dalle critiche secondo cui sarebbe troppo giovane. La conosco da anni e ha una buona esperienza sui dossier esteri”, ha aggiunto, ricordando che la Mogherini “é il ministro degli esteri di un grande paese industrializzato”.
 

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