ROMA – Dal 1 settembre scatta la riduzione del 50% delle prerogative sindacali nelle pubbliche amministrazioni, fra cui permessi e distacchi. Il provvedimento, che fa parte della riforma della Pubblica amministrazione, è stato disposto con una circolare firmata dal ministro della P.a. Marianna Madia il 20 agosto. La riduzione, si legge sul sito del ministero, «è finalizzata alla razionalizzazione e alla riduzione della spesa pubblica».
La circolare stabilisce anche che entro la fine del mese i sindacati dovranno comunicare la revoca dei distacchi: «Entro la data del 31 agosto 2014 – si legge nella circolare – tutte le associazioni sindacali rappresentative dovranno comunicare alle amministrazioni la revoca dei distacchi sindacali non più spettanti». Le amministrazioni «provvederanno poi a comunicare – secondo le consuete modalità previste dai rispettivi ordinamenti – al Dipartimento della funzione pubblica della presidenza del Consiglio dei ministri la revoca dei distacchi, al fine di consentire nell’anno corrente la verifica a consuntivo del rispetto dei contingenti complessivi derivanti dalla riduzione ad attribuiti a ciascuna associazione sindacale». Nel documento firmato dal ministro Madia vengono precisati i termini di rientro nell’amministrazione dei dirigenti sindacali: in particolare, il dipendente o dirigente «non può essere discriminato per l’attività in precedenza svolta quale dirigente sindacale nè può essere assegnato ad attività che facciano sorgere conflitti di interesse con la stessa».