Berlusconi confessa il bluff sul nucleare. Sarkozy: “Necessario riformare Schengen”

ROMA – Il provvedimento con il quale il Governo ha stoppato la produzione di nuovi centrali nucleari era diretto soltanto a bloccare strumentalmente i referendum e non corrisponde ad una seria volontà dell’attuale Esecutivo di rinunciare all’energia nucleare.

«Siamo assolutamente convinti che l’energia nucleare sia il futuro per tutto il mondo», ha specificato Berlusconi durante la conferenza stampa congiunta con Nicola Sarkozy, svelando chiaramente agli italiani lo stratagemma messo a punto per impedire il loro voto. Berlusconi si è detto altresì convinto che «l’energia nucleare è sempre la più sicura». Il disastro giapponese si sarebbe verificato perché la centrale di Fukushima era stata edificata su un terreno che non lo permetteva. I contratti con la Francia in materia nucleare non saranno annullati. «Se fossimo andati oggi a quel referendum, il nucleare non sarebbe stato possibile per anni». Dopo la vicenda del Giappone, gli italiani si sono spaventati e «abbiamo deciso» di aspettare «uno o due anni perchè si tranquillizzino», attendendo così «che ci sia un’opinione pubblica più consapevole della necessità di tornare al nucleare», ha aggiunto. Attraverso i sondaggi che noi abitualmente facciamo sull’opinione pubblica, abbiamo appreso che la tragedia di Fukushima in Giappone «ha spaventato ulteriormente i nostri cittadini», ha spiegato Berlusconi. «Se fossimo andati oggi a quel referendum, il nucleare in Italia non sarebbe stato possibile per molti anni a venire. Il governo quindi – ha sottolineato – responsabilmente ha ritenuto di introdurre questa moratoria sul nucleare per far sì che si chiarisca la situazione giapponese e per far sì che magari dopo un anno o due si possa ritornare ad avere un’opinione pubblica consapevole della necessità di tornare all’energia nucleare». Berlusconi ha tra l’altro ricordato come l’Italia, con Enrico Fermi, sia stato il primo Paese al mondo a saper sfruttare l’energia nucleare ed «era all’avanguardia nella realizzazione di centrali nucleari negli anni Settanta. Poi sappiamo cosa è accaduto: l’ecologismo di sinistra – ha accusato il premier – si è messo di traverso e l’Italia ha dovuto interrompere i lavori di centrali che erano quasi terminate. Da allora noi dobbiamo acquisire tutta l’energia che consumiamo all’estero e questo ci porta ad un costo che grava su tutta la nostra economia oltre che sulle famiglie italiane».

Italia e Francia sono unite «nell’aiutare il vento di libertà e democrazia che è spirato sulla costa sud del Mediterraneo» anche attraverso «importanti aiuti economici» affinchè quei popoli conoscano finalmente «libertà, democrazia e benessere economico» ha ancora aggiunto il premier italiano, il quale ha anche precisato che sia lui, sia Sarkozy sono d’accordo sulla necessità di riformare il trattato di Schengen.

Svelato il bluff del Governo

«Berlusconi ha confessato, oggi abbiamo la prova dell’imbroglio, da noi denunciato sin dal primo momento». È quanto ha affermato in una nota il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. «Non vuole rinunciare al nucleare – spiega – ma vuole solo bloccare il referendum perchè ha paura del risultato delle urne. Infatti, per sua stessa ammissione, vuole sospendere per un anno o due il ritorno all’atomo per poi ridargli vita con più forza. Bloccare il referendum, in queste condizioni, significa violare un diritto costituzionale garantito a quel milione di cittadini che lo ha richiesto formalmente. Per questa ragione, il Capo dello Stato dovrebbe impedire tale misfatto, e ci auguriamo che lo faccia senza alcun indugio».

«Siamo di fronte ad un clamorosa retromarcia del governo sulla questione immigrazione. Nell’arco di poco tempo siamo passati dalle accuse ai francesi al plauso per la chiusura di Ventimiglia». Lo afferma Sandro Gozi, responsabile delle politiche UE del Pd. «Oltre a ciò – prosegue Gozi – non siamo per nulla rassicurati dalla volontà di rivedere il trattato di Schengen e di voler ritornare ad innalzare le frontiere tra paesi europei. La risposta non è meno libertà di circolazione tra i paesi europei, ma più forti controlli alle frontiere comuni e l’istituzione di una vera e propria polizia europea delle frontiere». «Delusione anche per il fatto che non ci sia nessun riferimento ad una comune politica europea dell’immigrazione, cosa che sarebbe perfettamente possibile ed auspicabile se in Europa avessimo al governo dei leader lungimiranti e non piccoli leader sotto scacco dell’estremismo di movimenti e partiti xenofobi e di estrema destra», aggiunge. «L’unica vera, buona notizia che viene da questo vertice, per l’Europa e per l’Italia, è il sostegno di Sarkozy alla candidatura di Mario Draghi alla presidenza della Bce, che il Pd – conclude Gozi – ha sempre sostenuto».

Idv: “Berlusconi imbroglione”

«Berlusconi ha candidamente ammesso di aver boicottato i referendum per timore che il progetto nucleare fosse cancellato dagli italiani: il premier ha deliberatamente tolto ai cittadini il diritto di esprimersi sapendo che la sua folle strategia è contro la volontà degli italiani. Se questo è il rispetto che ha nei confronti del suo Paese, a questo punto il voto dei cittadini è l’unico modo per risolvere la ‘questione democraticà che pesa come un macigno sull’Italia a causa di un Governo incapace e illiberale». Lo afferma il capogruppo dell’Idv in Senato, Felice Belisario, che aggiunge: «Berlusconi, autentico truffatore politico, ha anche fissato una data per il ritorno del nucleare: tra un paio d’anni, e magari anche prima, il Governo si getterà a capofitto nell’affare dell’atomo. Per questo il referendum contro le centrali atomiche resta valido e necessario, insieme a quello contro la privatizzazione dell’acqua su cui la maggioranza sta tentando la stessa manovra ingannatrice». «Non basteranno questi bluff a fermare la mobilitazione sociale che il re del bunga bunga teme di più, quella contro il legittimo impedimento: l’Italia dei Valori – conclude Belisario – si batterà fino in fondo per consentire ai cittadini di difendere la nostra democrazia dagli usi, abusi e soprusi di un Governo pasticcione e imbroglione».

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