Napolitano: “Ma siete di sinistra o siete di destra?”

ROMA – Da quando, l’altro ieri, il presidente della Repubblica Italiana ha strigliato la sinistra, i politici che si definiscono di sinistra, e che stanno nei partiti nati nell’alveo del Pci, anziché cercare di interpretare ciò Napolitano ha detto esplicitamente e non, si son dati a fantasiosi ricami retorici nei quali tutti si dicevano d’accordo con le sue parole sviandone rocambolescamente il senso.

È inutile qui elencare le c… cose che hanno detto Veltroni, Renzi, Bersani, Vendola i quali, da gran saltimbanchi, anche se il Presidente avesse parlato di … buio, avrebbero trovato il modo di far corrispondere quel ‘buio’ alle loro tesi politiche. Vendola, ad esempio ha udito Napolitano parlare di “alternativa” e immediatamente , pro domo sua, ha cominciato a straparlare del suo “cantiere credibile affidabile, praticabile dell’alternativa di cui non la sinistra, ma l’Italia in declino di oggi ha un disperato bisogno”. O Vendola non capisce la lingua italiana o fa il solito gioco delle tre carte per spostare l’attenzione nel proprio empireo linguistico che svuota di senso ciò che ha detto Napolitano.
Vediamo di interpretare il senso del discorso del presidente il quale rivolgendosi alla sinistra ha detto essenzialmente due cose elementari: che questa sinistra “Sia credibile o resta all’opposizione” e che “Va allontanato il sospetto di puntare al potere come alternativa senza alternativa”.
Traducendo le sue parole, ci sembra di capire che quando egli parla di credibilità parla della ‘questione morale’ nel senso che non basta essere un poco più onesti e probi, o meno collusi e complici, di quanto lo siano i politici della destra, ma debbono essere assolutamente onesti, probi, e non debbono essere né collusi né complici dei poteri forti ed occulti: capitalismo, Chiesa cattolica, crimine organizzato. Vale a dire che debbono tornare a sedersi a sinistra delle assemblee politiche come si sedevano gli esponenti del Terzo Stato ai primi vagiti della Rivoluzione francese, vale a dire in contrapposizione netta contro Clero e Nobiltà che erano i parassiti sociali di allora come lo sono adesso Chiesa cattolica e buona parte degli Industriali che si nascondono dietro la maschera ghignante della globalizzazione.

E quando Napolitano afferma che non si può “puntare al potere come alternativa senza alternativa” significa che per apparire diversi bisogna essere fondamentalmente diversi. E tutta questa diversità tra politici di sinistra e politici di destra, tranne alcuni casi estremi che si vedono benissimo, francamente non si vede più. Intendiamoci non è che tra La Russa e Bersani non si veda nessuna differenza, si vede eccome, ma non è quello il problema. Il problema è la prassi e le scelte politiche tra i due schieramenti che è talmente simile e fluida, soprattutto in questi giorni, che neppure un attento lettore è in grado di vedere una differenza sostanziale.
Sulla politica estera grossolanamente la pensano allo stesso modo: vedi Libia. Su scuola pubblica e privata, acqua, nucleare, miliardi dati allo stato straniero del Vaticano, Fiat, disoccupazione, libertà civili, vale a dire sui diritti civili e sul bene comune, la sinistra, sia in parlamento sia nelle amministrazioni locali, non dice e fa cose troppo diverse dai ciò che dice e fa la destra. È chiaro che vi sono eccellenti politici di sinistra e delle eccellenti amministrazioni di sinistra ma poi ci sono amministrazioni come quella di Napoli, imbrigliata dalla camorra, o quella della Puglia che fa affari con Don Verzé, che offuscano quello che c’è ancora di buono nella sinistra.
Purtroppo, e a ragione, chi fa politica ormai viene identificato come appartenente ad una ‘Casta’ che ha il solo scopo di autoalimentarsi depredando quel poco che Capitalismo e Chiesa lascia al cittadino onesto… quello disonesto invece non vede l’ora di entrare nella porcilaia del Signore o del Prete o del Politico, per poter grufolare nei loro avanzi e nei loro escrementi.
Finché la sinistra non traccerà un linea di confine, netta come una trincea invalicabile, e definirà ciò che nelle idee e nella prassi è o non è di sinistra non potrà mai sperare di poter governare veramente il paese, anche se riuscirà, magari unendosi a chi di sinistra non è, ad andare al governo. Gli ultimi esempi parlano chiaro.

Proviamo noi a suggerire cosa non è di sinistra:
-annientare la scuola pubblica dando in compenso fiumi di denaro alle scuole private del Vaticano, non è di sinistra; e la sinistra zitta, non fa e non dice nulla.
-lasciare che la globalizzazione e il capitale depredino esseri umani come parassiti, non è di sinistra; e la sinistra zitta, non fa e non dice nulla, vedi caso Marchionne..
-che i beni pubblici, che appartengono a tutti i cittadini, divengano patrimonio solo di pochi cittadini, non è di sinistra;
-che l’eguaglianza con cui si nasce divenga calpestata dai più bramosi e violenti, non è di sinistra;
-che i diritti civili degli omosessuali vengano negati  anche da chi,  pur militando in un partito di sinistra ascolta più i suggerimenti dei Cardinali che non le istanze umane di libertà e uguaglianza dettate da una sacrosanta umanità, non è di sinistra. Eccetera , eccetera, eccetera.
Signore e signori della sinistra ma siete di sinistra o siete di destra?  Fateci sapere!

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