Critiche alla manovra del governo. Montezemolo: minimo sindacale

ROMA – Piovono critiche sull’esecutivo per i tagli annunciati. Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, ha dichiarato: “Devono correggere il provvedimento che blocca la rivalutazione delle pensioni”. Il Consiglio dei Ministri ha previsto ritocchi al ribasso anche per gli assegni di modesta entità, a partire dai 1428 euro, che interesseranno 13 milioni di italiani.

 

Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro e deputato del Pd, spiega: “Al tempo del governo Prodi avevamo fermato per un anno l’indicizzazione delle pensioni, ma di quelle otto volte il minimo (per il 2011 è di 476 euro, ndr.). E contemporaneamente avevamo destinato risorse alle pensioni più basse attraverso l’istituzione della quattordicesima. Quindi avevamo fatto un intervento redistributivo dall’alto verso il basso”.

Nel nuovo decreto, è prevista la mancata rivalutazione delle pensioni oltre i 2300 euro mensili per il 2012 e il 2013, e il tetto per le pensioni di fascia inferiore sarà bloccato al 45 per cento di quanto dovuto. Ed è inserito l’innalzamento di tre mesi almeno dell’età minima per andare in pensione. Secondo Damiano, quest’ultimo è un “intervento pesante e che colpisce non le pensioni ricche, ma quelle medie. Una misura che conferma il carattere di ingiustizia sociale di questo provvedimento”.

Felice Belisario, capogruppo dell’Italia dei Valori in Senato, si unisce al coro di critiche: “”Vorrei capire dove è il rigore di questa manovra finanziaria. Il governo, come al solito, mantiene intatti gli interessi dei soliti privilegiati. E’ un vero e proprio insulto colpire da un lato 13 milioni di pensionati, molti dei quali già stentano ad arrivare a fine mese e, dall’altro, pesare con il misurino del farmacista, dilatandoli nel tempo, i tagli dei costi della politica. Questo governo continua a prendere a schiaffi precari, pensionati e dipendenti pubblici con parole e fatti”.

E anche Luca Cordero di Montezemolo, tramite la sua associazione ItaliaFutura, non risparmia frecciate: “E’ il minimo sindacale, con alcune ridicole prese in giro. Sui costi della politica ad esempio, dove si annunciano misure puramente simboliche, e una buona quantità di assegni post-datati”.

 

 

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