ROMA – Contro di me c’è stata una vera e propria caccia all’uomo. A sostenerlo, davanti ai componenti della Giunta per le autorizzazioni della Camera è il deputato del Pdl, Alfonso Papa, coinvolto nell’inchiesta P4 insieme a Luigi Bisignani. Il parlamentare, per il quale il gip di Napoli chiede ora l’arresto, lamenta anche come nei suoi confronti ci sia stata da parte degli inquirenti una vera e propria violazione di legge e strumentalizzazione dell’inchiesta nei suoi confronti. Secondo Papa, peraltro, non sarebbe competente il tribunale di Napoli ad occuparsi di questa vicenda giudiziaria.
Intanto l’organismo parlamentare presieduto da Pierluigi Castagnetti, ha deciso di tornare a riunirsi stasera per completare i lavori e per avviare anche la discussione generale sulla vicenda che coinvolge il deputato del Pdl. “Probabilmente non voteremo questa sera – sottolinea il finiano, Nino Lo Presti – ma non è da escludere…”.
No a sentenze politiche su Alfonso Papa, chiede invece il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, confermando che il suo partito voterà sì alla richiesta di arresto. “Non ci può essere su Papa – afferma, entrando a un incontro a Roma sulla violenza sugli animali – una sentenza politica, deve esserci una valutazione delle carte per vedere se c’è una persecuzione dei giudici su questo parlamentare. Noi, valutando le carte – sottolinea – siamo giunti alla conclusione che questa persecuzione non c’è e che pertanto l’arresto vada concesso. Però rispettiamo l’opinione di tutti, purchè non si tratti di inscenare l’ennesima polemica politica”.